C@ambiAMOrta: ” Sceneggiata Pentastellata”

cambiamortaOrta ai Atella    Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento C@mbiAMOrta. "Tralasciamo ogni commento a proposito della marcia “francescana”, così colma di buoni propositi, della vostra  originale e divertente “sceneggiata”, delle ridicole disquisizioni grammaticali sul verbo “AMARE” e del tentativo goffo e puerile di attribuirvi l’esclusività di una “chiocciolina” che, per quanto ci risulta, è patrimonio dell’intera umanità, per ritornare alla dura realtà del nostro territorio ed ai problemi che lo stanno soffocando in una stretta mortale.

E’ ben noto a tutti che anche sul nostro territorio i “pentastellati” hanno scelto la strada della “solitudine politica”  tracciando  un solco profondo tra loro ed il resto degli attori politici e  regalando, in tutti questi anni, al popolo ortese solo la certezza della loro inutile presenza sul piano politico e della loro totale inefficacia sulla soluzione dei problemi del paese. Una scelta irresponsabile e una presenza improduttiva per la nostra comunità che gli amici “pentastellati” tentano di giustificare, senza riuscirci, farfugliando motivazioni politiche incomprensibili, proponendosi, con una esagerata sfrontatezza, come unici depositari di “verità assolute”, di intelligenza, di moralità, di coerenza e di tanto altro che per ragioni di spazio non riportiamo, autoproclamandosi unici fedeli interpreti della “buona politica” e delle istanze dei cittadini  e dilettandosi a dispensare considerazioni critiche e denigratorie nei confronti di tutti i rappresentanti di partiti, di movimenti e di associazioni presenti sul territorio. Risulta evidente, e lo diciamo con sommo dispiacere, che i nostri amici “pentastellati” sono affetti da frequenti “deliri di onnipotenza”, da “macroscopiche amnesie” e da una “profonda ignoranza” sulla storia politica e amministrativa di Orta dell’ultimo decennio. Consigliamo di porre rimedio a queste “gravissime patologie” di etica politica e comportamentale, sottoponendosi a un necessario e urgente “bagno di umiltà” che li aiuterà, certamente, a ritornare sul “mondo terreno” e  rileggendosi, con attenzione, i documenti ufficiali prodotti in C.C., sui giornali e sui diversi network, nell’ultimo decennio, da tantissimi amici destinatari delle loro gratuite denigrazioni. E’ una “terapia” obbligata e indispensabile, cari amici, che vi consentirà di rivisitare le vostre coscienze, di ricalibrare le vostre posizioni estremizzate, di fare analisi politiche più puntuali e veritiere e di risparmiare ai  concittadini le vostre “astruse farneticazioni”.

A ciò si aggiunga anche che scoprirete la bella e inaspettata sorpresa che, nell’ultimo decennio, tantissimi amici, senza aspirare a medaglie o a santificazione di sorta e nel solo ed esclusivo interesse della comunità ortese, hanno lottato, in compagnia solo del vostro connivente silenzio, per contrastare e modificare, in termini propositivi e con determinazione, un processo politico-amministrativo che non ritenevano condivisibile e utile per il territorio.

Siete stati protagonisti di questa ultima breve stagione politica e amministrativa e l’unico atto politico che avete prodotto è stato quello di sancirne la fine, pur avendo la possibilità concreta di incidere, in termini positivi, sul processo amministrativo orientando e vincolando, nell’interesse della collettività, con le vostre proposte, l’operato del governo cittadino, tenuto conto anche dell’ampia disponibilità al confronto da parte di tutti gli altri attori politici del C.C. di maggioranza e di opposizione.

Ancora una volta avete scelto la strada della solitudine abbandonando Orta al suo “infame destino” e l’unico risultato che potete raccontare, oggi, ai vostri concittadini è quello di aver trovato una intesa forte con una delle “bande”del passato , termine vergognoso da voi utilizzato nell’ultimo C.C., per porre fine alla consiliatura e regalare, così,  agli ortesi un commissario prefettizio per un anno intero.

Sulle macerie politiche e amministrative banchettate come corvi affamati dimenticando, volutamente, che in questi anni, con i vostri silenzi, non siete stati certamente un argine al consolidarsi di un sistema politico-amministrativo che ha disatteso le aspettative di Orta.

Mai abbiamo ascoltato vostre proposte di soluzione sulle problematiche dolorose e stringenti di Orta, mai si è levata nel passato una voce di denuncia sull’azione amministrativa del governo cittadino né tantomeno di sostegno e solidarietà, a chi poneva in essere azioni politiche ed amministrative per arginare quel disastro di cui solo oggi, in modo strumentale, denunciate a gran voce.

In politica la critica elevata a sistema può dare buoni frutti, spesso, però, avvelenati poiché il populismo non ha mai prodotto azioni politiche risolutive per le comunità amministrate.

Oggi occorre, a nostro parere, che tutti facciano sentire la propria voce e si sentano responsabilizzati ad un confronto che produca non sterili alleanze funzionali alla gestione del potere ma linee progettuali che possano essere condivise, pur nella distinzione dei ruoli e dei propri convincimenti politici, nel solo interesse della collettività.

I problemi che affliggono Orta, urbanistica, tributi, ambiente, servizi sociali, scuole, sono di portata tale che sarebbe da scellerati e presuntuosi pensare di poterli risolvere senza il contributo di quei partiti, quelle associazioni, quelle persone che hanno voglia di impegnarsi per costruire una proposta progettuale che ridia serenità e certezze".

   
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