Franco Morelli “Dissesto. Ecco cosa ha davvero detto il Consiglio di Stato”.

consiglio SuccivoSuccivo.    Sulle polemiche circa il dissesto che ha interessato il comune atellano, riportiamo di seguito un articolato intervento del Presidente del Consiglio Comunale, Franco Morelli.

“Il Consiglio di Stato, nell’adunanza del 2 marzo 2016, ha espresso il PARERE che “il Comune non ha legittimazione, né interesse, ad impugnare i provvedimenti (dell’Organo Straordinario di Liquidazione), peraltro facendo valere rapporti giuridici facenti capo a terzi”.

Con tale parere, quindi, il Consiglio di Stato, senza entrare nel merito né del dissesto né di chi debba gestire i debiti ante-dissesto, ha semplicemente affermato che il Comune non può impugnare le delibere dei Commissari, perché l’Amministrazione Comunale e L’Organo Straordinario di Liquidazione non possono essere in disaccordo!

Manifestando il dovuto rispetto per la decisione assunta dal Consiglio di Stato, resta comunque una considerazione: “In quale sede e chi potrà difendere gli interessi del Comune, e quindi dei Succivesi, considerato anche che nella controversia legale in esame l’Ente è, tra l’altro, esso stesso un creditore, in quanto i Commissari hanno deliberato di attribuirsi la disponibilità di alcune risorse finanziarie, che invece dovrebbero essere utilizzate dall’Amministrazione Comunale a beneficio della collettività?”

Morelli sottolinea come né “ il Consiglio di Stato né alcun altro giudice o Ente ha mai negato le ragioni del dissesto, anzi (come sarà chiarito più avanti) qualcuno lo ha anche certificato!

Innanzitutto ricordiamo che le opposizioni fecero ricorso al TAR contro la delibera di dichiarazione di dissesto ed il TAR, con sentenza n. 500/2014, sancì la legittimità della procedura, valutata non solo sotto l’aspetto formale ma anche sostanziale, riconoscendo l’esistenza dei presupposti di legge a fondamento della decisione assunta: nella citata sentenza si evidenzia che “non poteva fondatamente dubitarsi che l’ente locale versava nelle condizioni di dissesto finanziario per la contemporanea presenza di debiti liquidi ed esigibili di terzi ai quali non poteva far validamente fronte, di debiti fuori bilancio ai quali non poteva dare copertura per mancanza di adeguate risorse, di uno squilibrio nella gestione dei residui attivi e passivi, di una insufficienza grave delle disponibilità di cassa nonché di una grave difficoltà per l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili”.

“Lo stesso parere del Consiglio di Stato, che invitiamo a leggere nella sua versione “originale” e non nelle false ed erronee interpretazioni di taluni, ben ricostruisce i fatti!

Il Consiglio Comunale di Succivo il 21 luglio 2012, persistendo un grave squilibrio finanziario dell’ente, non rispettava il patto di stabilità e con deliberazioni n.18 e 19 dichiarava il dissesto ai sensi degli articoli 244 e seguenti del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, e, a seguito di tale determinazione, il Presidente della Repubblica, con Decreto del 25 settembre 2012, nominava l’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL), chiamato a determinare e pagare i DEBITI CONTRATTI DAL COMUNE FINO AL 31/12/2011!

A tal riguardo occorre ricordare che, dopo la dichiarazione di dissesto (assunta con la consapevolezza che il ripiano dei debiti dovesse avvenire con risorse proprie dell’Ente, non essendo più previsto il mutuo a carico dello Stato come avveniva fino agli anni ‘90!), il Comune di Succivo ha potuto beneficiare del contributo straordinario concesso dal Ministero dell’Interno in base al Decreto Legge n. 174 del 10 Ottobre 2012 (cosiddetto decreto “salva Napoli”) per la liquidazione dei debiti pregressi da parte dell’OSL e che, ad oggi, ammonta a circa 4.200.000,00 Euro, già disponibili in cassa!

Mentre L’OSL raccoglieva le richieste dei creditori di ammissione alla “massa passiva” (cioè l’ammontare dei predetti debiti!), il Consiglio Comunale il 18 giugno 2013 approvava, in via definitiva, il Bilancio Stabilmente Riequilibrato (sottoscritto, tra gli altri, dal Responsabile Finanziario e dal Revisore dei Conti ed omologato dal Ministero dell’Interno!). In tale Bilancio risulta che, degli oltre OTTO MILIONI Di DEBITI che hanno reso obbligatorio dichiarare il dissesto, il Comune deve liquidarne 2.464.712,25 Euro, mentre tutti gli altri 6 milioni e passa di euro devono essere gestiti dall’OSL!

L’OSL, esaminate le richieste di ammissione alla massa passiva, con delibera n. 7 del 26 luglio 2013, stabiliva che i debiti ante dissesto di propria competenza erano Euro 6.559.690,27(!) e proponeva alla Giunta Comunale l’adozione della procedura semplificata per la liquidazione degli stessi al 50%.

Tenuto conto che all’epoca l’OSL disponeva della sola prima tranche del contributo statale di cui al DL. 174/2012, pari ad Euro 976. 430,19, la restante parte dei debiti ante dissesto sarebbe stata liquidata dai Commissari con risorse finanziarie che L’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto mettere a loro disposizione, contraendo, ad esempio (come suggerito da taluni!), un mutuo trentennale a carico del Comune di Succivo di circa 3 milioni di euro, al tasso di interesse del 3%!

L’Amministrazione Comunale, con delibera di Giunta n. 33 del 5 Settembre 2013, ha espresso il proprio diniego alla proposta dell’OSL di adottare la predetta procedura semplificata, in quanto, secondo la stessa Amministrazione, la procedura semplificata si sarebbe potuta adottare solo a seguito dell’acquisizione delle ulteriori due tranche di contributo statale, della (eventuale) procedura di alienazione degli immobili comunali e, soprattutto, della corretta e puntuale definizione della massa passiva, il tutto per assicurare l’effettivo risanamento dell’Ente!

A seguito di tale diniego, l’O.S.L. ha totalmente rivisto le decisioni fino ad allora assunte, procedendo alla esclusione dalla massa passiva di molti debiti di grossa rilevanza, precedentemente considerati di propria competenza!

L’OSL, che – come sopra riportato- a luglio 2013 aveva proposto di adottare la procedura semplificata, fissando in Euro 6.559.690,27 l’ammontare dei debiti da includere nella massa passiva, il 16 Luglio 2014, con la delibera n. 102, ha sancito che i debiti di propria competenza ammontano a Euro 402.335,19!

Il Comune, quindi, ha proposto una serie di ricorsi avanti al TAR Campania, impugnando diverse deliberazioni dell’OSL, riguardanti debiti comunque esistenti ma non fatti rientrare nella massa passiva: si tratta di spese contratte prima del 2012, in particolare,: per incarichi professionali per Euro 174.152,31; degli oneri per le acquee reflue dovuti alla Regione Campania per Euro 1.337.085,07 (come sancito da sentenza del Tribunale di Napoli n. 1339/2011); di quanto dovuto alla GEO-ECO per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti espletato dal 2008 al 2011, pari a Euro 2.456.611,49, e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della protezione civile -, quale corrispettivo per il conferimento di rifiuti solidi urbani indifferenziati dal 16 dicembre 2005 al 31 dicembre 2009, pari a euro 326.234,42.

Il TAR Campania, con Ordinanze n. 5851/2014, 6135/2014 e 6136/2014, riconosceva la propria competenza in merito ai ricorsi proposti dal Comune di Succivo e, addirittura, invitava l’OSL, nelle more del giudizio di merito, a rideterminarsi in merito alle esclusioni dei predetti debiti, in quanto gli stessi debiti, a giudizio del Tribunale, dovevano rientrare nella massa passiva, come più volte fatto rilevare dallo stesso Ministero sulla base della prassi adottata da altri comuni dissestati!

Successivamente, in sede di giudizio di merito, con sentenza n.4541/2015, il TAR ha rivisto la propria decisione iniziale, non riconoscendo più la propria competenza a dirimere la questione sorta tra il Comune di Succivo e l’OSL!

Contro la Sentenza del TAR, il Comune di Succivo ha proposto ricorso al Consiglio di Stato e, a tutt’oggi, si è in attesa dell’esito della sentenza di appello”.

Sulla viceda giudiziaria, Morelli ricorda come “il Comune di Succivo, oltre a ricorrere al TAR Campania, nel 2014 ha anche proposto il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro le delibere dell’OSL di determinazione della massa attiva e di quella passiva.

Secondo le norme, l’istruttoria di tale ricorso straordinario è stata effettuata dal Ministero dell’Interno, che ha chiesto appunto parere alla prima sezione del Consiglio di Stato.

Pertanto, visto il parere reso, si attende di ricevere il decreto del Presidente della Repubblica che risponda al ricorso proposto dal Comune”.

Sull’attuale situazione contabile ed amministrativa per il Presidente del civico consesso “nonostante le decisioni assunte dal TAR e dal Consiglio di Stato, i creditori non possono ancora pignorare somme disponibili presso la tesoreria comunale, perché, come più volte acclarato dal giudice ordinario, i crediti diverranno esigibili solo quando il Ministero omologherà il piano di estinzione dei debiti, sancendo l’ammontare sia della massa attiva che di quella passiva, sulla base della definitiva istruttoria dell’OSL, la cui composizione è intanto mutata per la sostituzione del Presidente e di un altro componente, avvenute a seguito delle dimissioni, prodotte a inizio 2015, degli originari membri nominati a Settembre 2012!

E come non si potrà non tener conto che lo stesso Ministero con l’approvazione del Bilancio Stabilmente Riequilibrato, il TAR nelle sue varie sentenze e soprattutto lo stesso OSL, con la proposta di adottare la procedura semplificata, hanno sempre certificato un ammontare di debiti rientranti nella gestione del dissesto per diversi milioni di euro, a fronte dei quali nella cassa dell’OSL ci sono i 4.200.000 euro di contributo straordinario, che altrimenti andrebbe restituito, obbligando però il Comune ad accendere un nuovo e cospicuo mutuo per soddisfare le legittime aspettative di tanti creditori che dagli anni ’90 attendono di incassare le somme loro dovute!”

Ricordando le ragioni che portarono alla dichiarazione di dissessto Morelli rimarca come “ a Settembre 2011 il Comune di Succivo contava un ammontare di debiti di circa 7.500.000,00 Euro (e la conta fu fatta responsabilmente da chi già nel 1994, da ragioniere dell’Ente, si affrettava a produrre documenti nei quali rappresentava la difficile situazione finanziaria dell’Ente, tale da suggerire già all’epoca il dissesto!): magari avesse avuto ragione la passata Amministrazione, che in campagna elettorale nel 2011 aveva propagandato la riduzione dei debiti a 2.000.000 di euro circa!

La situazione divenne drammatica ad inizio 2012, quando l’Ente non era più in grado di pagare stipendi ed utenze, né di assicurare i servizi pubblici essenziali (basti pensare che nessun negozio voleva più fare fornitura di materiale al Comune, per timore di non essere pagato!).

Non c’era altra decisione da assumere! La dichiarazione di dissesto finanziario è stata assunta con alto senso di responsabilità da parte di tutti i componenti del gruppo consiliare “Primavera Succivese”, col solo obiettivo di assicurare all’Ente una gestione economico-finanziaria più serena ed efficiente, nell’interesse dell’intera comunità!

Riprova ne è che da qualche anno l’Amministrazione Comunale sta assicurando alla collettività servizi che appena qualche anno prima erano assolutamente inimmaginabili: raccolta differenziata passata dal 10% del 2011 al 50% del 2015 (ed abbiamo dati nettamente in crescita per il 2016!); cura del verde pubblico e del decoro urbano (qualcuno ricorderà le campane del vetro intorno alle quali si accantonava di tutto?!?), con la messa a disposizione di ben due parco-giochi; adeguata assistenza materiale per casi di disagio economico-sociale; interventi di miglioramento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche per circa 200.000 euro; promozione di attività sociali e culturali di indubbio valore!

Tutto ciò è stato, tra l’altro, reso possibile dal fatto che ogni anno (a partire dal 2012 e per sempre!) il Comune di Succivo percepisce dal Ministero dell’Interno il trasferimento di 316.000 euro, in quanto ha un numero di dipendenti inferiori alla media teorica calcolata dalla norma. Si tratta di soldi che il Comune non avrebbe mai preso se non avesse dichiarato il dissesto finanziario: per la nostra comunità è come manna dal cielo!

In merito alle tasse, occorre chiarire che anche in assenza di dissesto, vista la grave situazione finanziaria del Comune (aggravata dalla continua riduzione dei trasferimenti ordinari dello Stato!), non sarebbe stato possibile applicare aliquote più basse: tra l’altro, lo avrebbe vietato la Corte dei Conti, che, intanto, aveva già attenzionato talune procedure degli ani precedenti al 2011!

E poi sulle tasse, come avremo modo di chiarire meglio in campagna elettorale, i Succivesi non sono stati certo tanto penalizzati rispetto ai residenti in altri comuni, anzi! Basti pensare alle detrazioni sull’abitazione principale, ai fini IMU o TASI, deliberate dal Consiglio Comunale nonostante il dissesto!”.

Share
Translate »