Incendio Pascarola. Rete di cittadinanza e comunità:”Tragedie annunciate, politica pigra ed inconcludente”

Agro Atellano. Riceviamo e pubblichiamo da "Rete di cittadinanza attiva".

Abbiamo atteso per diffondere qualche nostra osservazione sull'accaduto anche per sapere cosa fosse emerso dall'incontro urgente organizzato nella serata di ieri dai sindaci di Succivo, Sant'Arpino, Frattaminore, Gricignano di Aversa, Cesa e Orta di Atella. Ebbene, si potrebbe quasi parlare di un nulla di fatto. Tra amministratori che si ergono a professionisti della tutela ambientale, salvo poi scoprire che non conoscono nemmeno quali sono le competenze amministrative a vari livelli di politica, atteggiamenti remissivi, il tutto farcito con una buona dose di caciara, l'incontro ha prodotto solo un impegno a diffondere una nota congiunta dei comuni, con invito ad altri primi cittadini ad unirsi nella causa accomunante e la promessa dell'organizzazione di manifestazione pubblica; possiamo di esserne usciti abbastanza sconfortati. Un'attesa infruttuosa.

Detto ciò, passiamo al concreto. L'incendio che ha interessato la Di Gennaro Spa, a così breve distanza dal precedente di San Vitaliano, tutto lascia trasparire fuorché la presenza dello Stato nella sempiterna problematica della gestione dei rifiuti. Ma, anzi, alimenta il sospetto che dietro questi tragici eventi ci sia una regia, un disegno preciso che la longa manus della camorra stia mettendo in atto per accaparrarsi l'affaire altamente remunerativo (si parla di introiti maggiori di quelli derivanti dal traffico di droga) dello smaltimento dei rifiuti, specie in periodi di emergenza. Ipotesi ormai più che concreta.

La priorità assoluta, come chiesto da noi Rete di Cittadinanza e Comunità e come ha evidenziato anche il portavoce Enzo Tosti all'incontro di ieri sera, è quella di obbligare l'azienda interessata dalle fiamme a fornire celermente un elenco di tutti i materiali combusti al fine di conoscere le particelle che tanti cittadini hanno dovuto incolpevolmente assumere ed adottare contromisure efficaci per tutelare la propria salute. E successivamente chiedere con forza che venga adottato dalle Prefetture quanto disposto dal ministero dell'Interno, su indicazione del ministero dell'Ambiente, di monitorare costantemente tutti i siti a vocazione monnezza, affinché questi episodi non si ripetano.

A latere ci sarebbero ulteriori considerazioni da fare: scandalosa lentezza nell'intervento di spegnimento (vigili del fuoco e forze di polizia sono arrivate dopo più di un'ora dal primo avvistamento della colonna di fumo nero) e inconcludenza degli organi preposti alla tutela ambientale Come sempre l'Arpa Campania dirà che la qualità dell'aria non è compromessa.

Possiamo stare tranquilli, la nube nera come la pece e consistente al punto di poter quasi essere tagliata con un coltello non produce effetti sulla salute. Come dire, continuate a bruciare che tanto non succede niente.

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