L’autore santarpinese Giuseppe Montesano vince il premio “Viareggio” con il libro “Lettori Selvaggi”

21078587_10212487468175860_6803167993894008098_nViareggio. Gianfranco Calligarich con "La malinconia dei Crusich", Bompiani; Stefano Carrai con "La traversata del Gobi", Aragno; e Giuseppe Montesano, "Lettori selvaggi", Giunti, sono i vincitori dell'88esima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci, presieduto da Simona Costa, rispettivamente nelle sezioni narrativa, poesia e saggistica.

Il Premio Viareggio, fondato nel 1929 da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa, compie con quest'edizione 88 anni. Il premio ha affrontato quest'anno un'edizione speciale in omaggio al politico e filosofo Antonio Gramsci, con la commemorazione dei 70 anni dall'assegnazione del riconoscimento alle sue "Lettere dal carcere". Diverse sono state le personalità che nel corso di questi 88 anni hanno ritirato il premio: Antonio Gramsci l'ha ritirato nel 1947 per "Lettere dal carcere" mentre Elsa Morante l'ha ritirato nel 1948 per "Menzogna e sortilegio". Nel 1946 è stato vinto da Umberto Saba per "Il canzoniere" mentre Italo Calvino l'ha ricevuto nel 1957 per "Il barone rampante". Il Professore santarpinese Giuseppe Montesano l'ha vinto quest'anno nella categoria saggistica per "Lettori Selvaggi" ma, in realtà, non è un debutto per lui che l'aveva già vinto nel 2003 nella categoria "narrativa" per l'opera "Di questa vita menzognera". A don Luigi Ciotti è stato consegnato il Premio internazionale Viareggio-Versilia.

Vi proponiamo l'intervista al Professore Montesano in occasione della presentazione del libro "Lettori Selvaggi" al Centro Studi "Stanzione" di Orta di Atella.

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