Napoli. Il professor Limone ha discusso di pianificazione territoriale nell’antica Grecia

Napoli       Nell'ambito dell'attività del Dottorato di ricerca in Architettura, si è svolta stamattina, presso l'aula "Rabitti" nel Complesso dello Spirito Santo,  l'incontro "La città di fondazione nell'antica Grecia" durante il quale è stato presentato il volume di Filippo Barbera Ippodamo di Mileto e gli "inizi" della pianificazione territoriale. A confrontarsi con l'autore, dopo i saluti del Direttore e del Coordinamento del Dipartimento, Mario Losasso e Michelangelo Russo, c'era anche il docente, filosofo e giurista santarpinese, Giuseppe Limone, che ha discusso insieme ai docenti Roberta Amirante, Attilio Belli, Cettina Lenzi e Fabio Mangone. Dai vari interventi è emerso a chiare lettere come l'opera di Barbera restituisca la caleidoscopica figura di Ippodamo di Mileto, indagata in tutte le possibili sfaccettature che affiorano dalle fonti antiche e dalle diverse interpretazioni offerte dagli studiosi nel corso dei secoli. L'indagine si sofferma sulle restituzioni topografiche emerse dalle ricerche archeologiche, sulle molteplici interpretazioni dei piani a lui attribuiti (Pireo, Turi e Rodi) e sulle diverse disamine del suo progetto di costituzione effettuate nei più disparati ambiti disciplinari (filosofia, filologia, storia antica, archeologia, storia del diritto, storia della matematica, storia militare, storia dell'economia, storia dell'architettura e dell'urbanistica, urbanistica, sociologia e scienza della politica). L'autore ha inteso prediligere un approccio multidisciplinare, nel convincimento che lo storico dell'architettura debba innanzitutto ripercorrere i metodi progettuali e operativi che informarono l'ideazione, la progettazione e l'esecuzione delle opere, sia in ambito architettonico che urbanistico. In questo approccio complesso che si muove dentro una prospettiva di ricerca 'genealogica' di ascendenza foucaultiana, ritiene che in ogni piano o progetto vada dipanato il fitto intreccio di saperi sotteso alla formazione culturale degli architetti e degli urbanisti, alle influenze della politica e della società, alla prassi tecnico-progettuale, alla genesi delle forme, all'ideazione delle strutture, alla simbolica delle forme e degli spazi.
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