Omicidio Buonomo. Gli avvocati di Perale chiedono di ripetere la perizia. Richiesta rigettata. Il processo alle battute finali

Sant'Arpino/Venezia     Non ha sortito alcun effetto l'ultimo tentativo della difesa di Stefano Perale, l'imputato del duplice omicidio di Biagio Buonomo junior, giovane ingegnere di Sant’Arpino, e di Anastasia Shakurova.

I legali del professore di Mestre hanno richiesto la rinnovazione del supplemento di perizia sull'imputato disposto il 18 maggio scorso. La richiesta, rigettata dal GUP, si fondava sulla presunta tesi che il consulente nominato dal tribunale, il professor Rivellini, avesse fondato il proprio falso convincimento in maniera preconcetta ed ingiustificata, riteneva che il Perale fosse stato imbeccato nelle risposte, e che lo stesso consulente non avesse utilizzato tutti gli atti presenti nel fascicolo e gli elementi probatori.

Alla richiesta del collegio difensivo si sono fermamente opposti i legali di parte civile, Raffaele Costanzo, Michele Maturi e Monica Marchi, che alla fine hanno visto le proprie tesi accolte dal giudice.

Subito dopo c'è stata l'arringa della difesa che sostanzialmente si è incentrata sulla presunta incapacità di intendere e volere dell'imputato e quella degli stessi legali delle famiglie Buonomo e Shakurova che, invece, hanno fatto propria la richiesta del pubblico ministero chiedendo la condanna all'ergastolo del Perale.

Il processo è stato aggiornato al 25 Luglio.
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