Sant’Arpino. Successo per la messa in scena de “Il Colloquio”

Il colloquioSant'Arpino       Organizzato dall’associazione Onlus Abele presieduta da Salvatore Brasiello, in collaborazione con la Dirigente Scolastica dell’I.C. Rocco -Cav. Cinquegrana Prof.ssa Maria Debora Belardo, è andato in scena nella mattinata di venerdì scorso nell’Auditorium della Scuola Media Rocco di Sant’Arpino, Il Colloquio con Peppe Romano e Pierluigi Tortora, testo e regia dello stesso Tortora.

Hanno partecipato in veste di spettatori gli alunni di quattro classi della scuola media ed i rispettivi docenti, che hanno seguito con grande attenzione e partecipazione il lavoro teatrale.

La manifestazione si inquadra nell’ambito del progetto legalità dell’Istituto santarpinese la cui docente referente è Patrizia Graniero.

La vicenda narra di un ex collaboratore di giustizia, ormai alla fine dei suoi giorni a causa di una malattia contratta probabilmente nello stesso periodo in cui deteneva molto potere nella gestione di rifiuti di ogni tipo, compresi quelli tossici. A seguito di un incontro con un sacerdote che nello spettacolo non compare, ma si sentiranno le sue parole, si convince a parlare con un giovane magistrato. Egli pur lavorando in una giurisdizione territoriale diversa, su sollecitazione di una coppia di genitori ha fatto riaprire il caso del figlio di sette anni morto ufficialmente per leucemia.

Il personaggio di pura fantasia del collaboratore di giustizia, ha ormai poco tempo e, di contro, molto di questo poco tempo per “leggere i giornali e guardare la televisione”.

I due personaggi quindi, l’uno davanti all’altro, come due persone senza ruolo specifico, ma semplicemente come esseri umani che nascono per vivere non nella iper-personalizzazione dell’esistenza, ma sapendo che soltanto partecipando alla vita comune si può lasciare una traccia, riusciranno anche con la dovuta distanza dei ruoli ad essere sinceri e alla ricerca della verità.  Nel finale il pentito consegnerà al giudice una borsa contenente l’elenco di tanti terreni dove, all’epoca del suo potere, furono sversati e interrati i rifiuti tossici di ogni tipo. Egli dirà che con quell’elenco “si potrà andare fino in fondo alla vicenda”. Poi il suo posto sarà raggiunto e non vicino a quel bambino che, come dice lui, “è tra gli angeli”.

Il testo non descrive luoghi certi, nomi certi, fatti certi, è di fantasia, ma una fantasia legata alla realtà. Come non vedere, però, le vicende della terra dei fuochi e dell’intero territorio a ridosso delle province di Napoli e Caserta, e dell’abbraccio criminale della camorra.

Un nuovo appuntamento il 4 dicembre, sempre alla scuola media dove sarà presentato il libro “ Le giocatrici” di Marilena Lucente, che questa volta affronterà il tema sempre più scottante della ludopatia.

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