Terremoto devasta il Centro Italia. Distrutte città nel reatino. Corsa contro il tempo per salvare le persone sotto le macerie

terremotoPaura, crolli, feriti , vittime e un paese - Amatrice, in provincia di Rieti- spazzato via come racconta lo stesso sindaco Pirozzi. È il bilancio, ancora del tutto provvisorio, della fortissima scossa di terremoto che è stata avvertita distintamente nella notte tra martedì e mercoledì tra Lazio, Umbria e Marche. Il sisma, secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto una magnitudo di 6.0 e una profondità di 4 km ed è stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. A questa prima scossa ne sono seguite molte altre nella notte: una di magnitudo 3.9 vicino Perugia, e altre due di magnitudo 3.9 e 3.8 sempre nei pressi di Rieti. È stata di magnitudo 5.4 la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Il sisma è stato avvertito anche a Roma e Bologna, ma qui non si riscontrano danni a cose o persone. Altre scosse si stanno susseguendo anche in queste ore. Sono stati attivati i numeri di emergenza della Protezione Civile 800840840 e della sala operativa della Protezione Civile Lazio:803555.

Le zone più colpite sono i comuni nella provincia di Rieti: Amatrice, Accumoli soprattutto. La situazione più grave ad Amatrice, dove la via principale è crollata quasi completamente e le strade di accesso al paese sono inaccessibili. Due i cadaveri estratti dalle macerie ma si ha notizie di altre tre vittime, secondo quanto racconta don Fabio Gammarota, che collabora ai soccorsi. Ma si scava ancora, con le mani, per cercare un bambino. «Hanno sentito le urla del bimbo e delle sua mamma» testimoniano alcuni fotografi sul posto. Drammatiche le parole del sindaco Sergio Pirozzi: «È un dramma, ci sono dei morti, metà paese non c'è più. Stiamo cercando con tutti i mezzi di portare i primi soccorsi, ma lavoriamo senza luce. Abbiamo mandato tutti agli impianti sportivi» ha spiegato Pirozzi.

Persone sotto le macerie anche ad Accumoli (comune di nemmeno 700 persone suddiviso in 17 piccole frazioni), dove già c'è una vittima accertata e si cerca sotto le macerie una intera famiglia, genitori e due figli piccoli. «È un disastro, il paese è semidemolito, siamo senza luce, senza telefoni, in tanti sono ancora sotto le macerie, non riusciamo a quantificarle» il lamento disperato del sindaco Petrucci che accusa: «Soccorsi in ritardo, la prima squadra dei vigili del fuoco è arrivata alle 7 e 40»

Tre le vittime ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli: un uomo di 55 anni, residente nel paese e altre due persone trovate nella piccola frazione di Pescara del Tronto. Una di loro è una donna di 48 anni. Si cercano altri dispersi tra le macerie, tra cui alcuni bambini. Ad Arquata molti residenti e persone in vacanza sono ancora intrappolati sotto la parti distrutte delle loro case: decisa l'evacuazione dell'intero borgo storico. Per i soccorritori è una corsa contro il tempo. Due anziani turisti romani sono invece stati salvati dalle macerie della loro abitazione, crollata.

Il forte sisma ha provocato il crollo è sgretolata della parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. L'allarme è dato su Facebook dal Rifugio Franchetti, a 2.433 metri. «Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l'impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna. L'incubo è tornato», scrivono dal rifugio.

Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma. Squadre della scuola interforze Nbc di Roma sono già in prefettura, a disposizione delle autorità , insieme ad un ufficiale di collegamento Il Dipartimento della Protezione civile è in contatto con tutti i territori colpiti, come ad Amatrice, rende noto Palazzo Chigi, con un post su Twitter. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi segue da Palazzo Chigi gli sviluppi della situazione del forte sisma, in stretto contatto con la Protezione civile.

Intanto viene lanciato l’appello per le donazioni di sangue. L’Avis provinciale di Rieti lo scrive su twitter e invita a recarsi presso l’ospedale San Camillo de Lellis della città.

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