Sant’Arpino, comizio AD. Di Santo a Dell’Aversana:”Meriteresti l’ergastolo per quello che hai fatto!”
SANT'ARPINO. E' tornato a parlare in pubblico domenica scorsa, dopo oltre cinque anni dal comizio con cui chiuse la campagna elettorale del 2013, Eugenio Di Santo, ex sindaco e presidente del Movimento "Alleanza Democratica per Sant'Arpino".
In modo lucido ha sviscerato in trentacinque minuti tutte le questioni che lo riguardano direttamente rispondendo punto per punto alle accuse che il sindaco Giuseppe Dell'Aversana gli rivolge quotidianamente.
Ha iniziato il suo intervento parlando delle persone che hanno amministrato con lui ma che ora rimangono in silenzio alle accuse dell'attuale primo cittadino. "Basta all'incoerenza del sindaco che dice sempre le solite cose. Basta alle bugie! - ha esordito Di Santo - Sono qui per difendere il mio operato e quello dell'amministrazione. E' mio dovere dire anche qualcosa su coloro che per anni hanno amministrato con me. Partiamo da chi ha gestito durante la mia amministrazione il settore tributi e il settore personale e bilancio. Mi riferisco a Salvatore Brasiello che non si è difeso e mi riferisco al vicesindaco della mia amministrazione Gianluca Fioratti. Ma anche Peppe Lettera, Raffaele Lettera, Salvatore Lettera. Elpidio Iorio, che è stato per cinque anni assessore ai lavori pubblici con me. Loro non sono qui. Io sono qui per difendere anche loro. Chi non opera non commette errore. Sono stati dieci anni di amministrazione difficili e interessati da una crisi economica che ha attanagliato non solo Sant'Arpino. Ma il sindaco ci vuole far credere che solo il nostro comune ha i debiti e solo il nostro comune ha persone che non pagano le tasse. Basta andare nei comuni limitrofi. Tutti hanno problemi di dissesto e di pre dissesto. Fino a 13-14 anni fa un comune come il nostro prendeva almeno tre miliardi di vecchie lire di trasferimenti statali. Prima gli amministratori non si lamentavano ma non facevano neanche la caccia alle streghe. Tutti devono pagare le tasse ma si deve capire che le famiglie hanno problemi: con 1000 euro al mese non si riesce a pagare tutto e c'è da evidenziare che c'è chi non prende neanche i 1000 euro di stipendio perché è senza lavoro".
Incalza, poi, Eugenio, sulle responsabilità della difficile situazione finanziaria di Palazzo Ducale. "Quando parla dei debiti parla anche del suo passato, è un bugiardo che va sempre in contraddizione. Nessuno di noi, quando è stato in amministrazione, si è mai lamentato. Abbiamo ereditato 1 milione e 200mila euro per debiti sul campo sportivo e altri soldi per un debito nei confronti di Geo Eco, un carrozzone politico di cui hanno beneficiato diversi personaggi. Personaggi di cui lui era complice. E vuole parlare del braccialetto che io avrei preso, che poi non ho neanche preso. Quello che hai fatto tu è molto più grave. Ereditammo 800mila euro per la realizzazione della Villa Cirillo. Per non parlare di Acqua Campania , 800mila euro di debiti della sua gestione, noi li abbiamo ereditati e li abbiamo pagati nonostante fossero di un'altra amministrazione. E' normale. Un'amministrazione deve pagare i debiti. Noi abbiamo pagato i debiti tuoi e dell'amministrazione Savoia. Però mai abbiamo detto niente".
Difende, poi, la sua scelta di aver portato il mercato settimanale nel parcheggio del campo sportivo. "Dici di aver ereditato un debito per questioni legate allo svolgimento del mercato settimanale nel parcheggio del campo sportivo ma nascondi il totale fallimento della tua scelta attuale di far svolgere il mercato in Viale della Libertà. Tu per accontentare l'assessore di turno hai scontentato 300 famiglie di quella zona che hanno protocollato una petizione e nessuno degli amministratori ha alzato la voce, soprattutto qualcuno che ci abita in quella zona. Problemi igienico sanitari, problema di viabilità e problema soprattutto di sicurezza. Lo rifarei cento volte perché se qualcuno si dovesse sentire male malauguratamente sorgerà un grave problema. Quanto vale la vita di una persona?"
E' un fiume in piena, Eugenio, che ricorda a Dell'Aversana che l'attuale dirigente del settore tributi era la direttrice della Iap, l'azienda che lo stesso Dell'Aversana ha contestato diverse volte durante la campagna elettorale del 2016 costituendo anche un comitato anti Iap. "Vogliamo parlare della Iap? Hai guidato questo famoso comitato anti cartelle pazze. Avete raccolto le firme e illuso la gente. Il pazzo chi era? Il titolare dell'azienda o chi dirigeva quell'azienda? Tu hai contestato la dirigente di quell'azienda. E chi era la dirigente? La dottoressa Iovine. Oggi dove si trova la dottoressa Iovine? Si trova sul Comune a fare il responsabile dell'ufficio tributi e al bilancio. Hai speso 50mila euro per una contraddizione. Dicesti che non c'erano le condizioni per pagare i ruoli suppletivi. Poi ti sei insediato, ti sei fatto quattro conti e hai detto che si devono pagare. Sei andato in contraddizione su tutto. E tutto questo per giustificare una scelta che, credo, non sia tua ma delle persone che ti circondano. E' abitudine delle persone che ti circondano piazzare le persone che dicono loro al posto che dicono loro. Per quanto riguarda la Società Acquedotti, il privato che ha le quote nel consorzio chi è? Ottogas. Che è la stessa società che ha fatto la metanizzazione a Sant'Arpino. Sappiamo chi all'epoca erano i tecnici e sappiamo com'è andata a finire".
Sull'incontro di questa sera per discutere dell'adesione del Comune alla Società Acquedotti ha invece dichiarato:"Facciamo un incontro pubblico in una cabina telefonica. Apprezzo chi ha chiesto di fare l'incontro pubblico in consiglio comunale. Con le carte alla mano ci vuoi venire a dire che Acqua Campania deve avere svariati milioni di euro? Che vuoi giustificare? Ti conviene fare il passo indietro, sei ancora in tempo".
Sulla questione della farmacia comunale l'ex sindaco approfondisce l'argomento in modo dettagliato. "Vogliamo parlare delle farmacie comunali?. Tu sei un esperto di farmacie comunali. Ti invito a prenderti direttamente la laurea. Com'è possibile, parli proprio tu di farmacie?. Sulla questione della farmacia comunale conosci bene chi erano i personaggi che allora architettarono il tutto. E tu sempre sei stato complice di quel sistema affarista-politico "Dell'Aversana-Maisto-Savoia". Vuoi sempre infangare ma è arrivato il punto di farti presente alcune cose. La farmacia comunale doveva nascere nella zona Rodari nei locali della famiglia Maisto, tuoi parenti. Oggi, tra l'altro, abbiamo un consigliere comunale che tende verso la maggioranza. Tu lo sai bene che a quell'epoca nel nostro programma elettorale contestammo quella scelta scellerata. Una zona che non aveva nulla a che vedere con una farmacia, isolata e priva di sicurezza. Tu ci vieni a dire che c'è un debito verso il consorzio farmaceutico. Hai invitato a fare il sopralluogo alla cappella nel cimitero perché, come dici tu, non è agibile. Io invito Vito Buonomo e Lucio Falace a fare il sopralluogo nei locali dove doveva sorgere la farmacia che, da quanto mi dicono, non erano adeguati, privi dell'agibilità a causa di un problema legato all'altezza. La farmacia comunale lì non poteva nascere soprattutto per problemi tecnici e tu li hai protetti. Così come hai protetto la nascita della piazzetta Rodari. Nel 1968 l'allora sindaco Vincenzo Legnante, in seguito alla richiesta di un privato, avviò le procedure burocratiche per la realizzazione della piazzetta che, poi, non è stata più realizzata. Quando qualcuno capì che c'era qualcosa che non andava chiese la costituzione di una commissione di accesso per comprendere cosa fosse successo. In quella commissione d'accesso, voluta dal consigliere Delvecchio, uscì fuori che le carte non esistevano più, tutto si era messo a tacere. I proprietari dei terreni oggi, tra l'altro, sperano anche di costruire".
E' forte l'accusa del presidente di AD all'attuale sindaco. "Tu in quella zona hai commesso due reati politici, sia per la farmacia comunale sia per la famosa piazzetta Rodari. Tu vuoi parlare di me sempre per la questione del braccialetto, già lo so. Tu verrai domenica prossima a parlare della mia questione. Non ti vergogni? Tu secondo me dovevi stare all'ergastolo per quello che hai fatto. Sulle farmacie fai finta di non sapere niente ma sull'attuale ubicazione della farmacia devo evidenziare che c'erano altri due locali possibili a via Togliatti e sulla strada per la ferrovia dove, tra l'altro, non c'erano problemi di sicurezza e di parcheggio e addirittura si pagava anche molto di meno, meno della metà. Stranamente la scelta si fa sotto le case del suocero. Vuoi parlare di farmacia, ma perché non stai zitto e non ti vergogni?"
Al centro di una vicenda giudiziaria che è nota anche per un clamore esagerato, sproporzionato. In contemporanea erano avvenute vicende molto più gravi ma quella vicenda pose Sant'Arpino al centro della cronaca nazionale. Subito si palesò che la cosa era stata ben orchestrata, congegnato per abbattere Eugenio Di Santo ed intervenne la magistratura. Oggi quel saldo è stato interamente pagato, ciò che si doveva pagare è stato pagato. Oggi consegnamo alla storia questa vicenda e nel rivendicare il pieno diritto di cittadini di pronunciarci sulle questioni amministrative del comune guardando in faccia il nostro interlocutore e diremo la nostra su tutte le vicende.
"Vuoi parlare della Multiservizi? - continua Eugenio Di Santo riferendosi alla partecipata comunale, in liquidazione da un anno - Ti svegli di domenica mattina e scrivi un sacco di cose fantasiose. Ti svegli di domenica e fai le solite litanie. Sulla Multiservizi ci hai detto che siamo l'unico comune che ha una partecipata che non ha approvato quattro bilanci . Ma ci sei o ci fai? Gli ultimi due bilanci di chi sono? Sono i tuoi. Non parlare di bilanci tuoi. Vai in contraddizione enorme su questo settore. In campagna elettorale per prendere in giro coloro che ci lavorano hai promesso un rilancio. Poi è passato un pò di tempo e hai detto che si deve chiudere. Poi la vuoi rilanciare. Hai fatto 50mila versioni. Adesso avete indetto una gara sulla raccolta rifiuti includendo anche i servizi della Ecoatellana e deduco che vuoi chiuderla".
"Per quanto riguarda il parcheggio Madre Teresa di Calcutta, se ti lamenti di questo parcheggio perché non vieni a piedi o metti la macchina in piazza? Non è vero che questo parcheggio è solo per i dipendenti e gli amministratori. Di domenica le macchine dove stanno? E' una valvola di sfogo soprattutto per i cittadini nei giorni in cui in piazza c'è l'isola pedonale. Sul debito del parcheggio basta chiedere a Salvatore Brasiello, con cui ti vedi un giorno si e un giorno no, oppure a Elpidio Iorio che è un tuo amico. Nel 2008/2009 facemmo un accordo con i vecchi proprietari che cedevano gratuitamente quell'area del parcheggio e noi cedevamo la cubatura dei cellai sulla loro proprietà adiacente. Dopo un pò il vecchio proprietario vendette la proprietà al nuovo proprietario che era a conoscenza dell'accordo ma lo mise in discussione. Io sono convinto che con un buon avvocato la causa si vince. Non dire le cose non vere, racconta la verità".
"Il piano casa per me è un vanto. Abbiamo creato economia e posti di lavoro sul territorio. Lavorano imbianchini, idraulici, architetti, geometri. E non solo. Parliamo di tre zone con 100 proprietari e tutti ne hanno beneficiato. E tu oggi hai il coraggio di scrivere sull'housing sociale e sul bando che avete approvato per coloro che hanno dei requisiti per comprare un appartamento ad un costo minore. E ti prendi il merito. Prima contesti il piano casa e poi ti prendi i meriti sull'housing sociale".
"Per non parlare dei Rom. Siamo l'unico comune al mondo ad avere i Rom in una zona edificabile. Ti rendi conto di quello che dici? Sei stato sindaco dal 1994 al 2003 e poi capogruppo di maggioranza. Non lo sapevi che i Rom stanno da trent'anni a Sant'Arpino? Hanno la residenza qui e hanno i bambini che vanno a scuola. E tu non lo sapevi? Ti devi vergognare".
"Sul parco archeologico ti lamenti del debito da pagare. La scelta di fare un parco archeologico con un computo metrico sproporzionato di chi è stata? Pensavate di stare a Pompei? Perché solo così si può pensare di fare un parco archeologico e spendere soldi per espropriare l'intero territorio. Ci sono persone che attendono ancora l'indennizzo. I conti non li avete fatti bene. Il tutto è stato fatto durante l'amministrazione Savoia, tu eri capogruppo. Sono state fatte delle scelte sbagliate. E poi chiedilo sempre a Elpidio Iorio che ti può spiegare dettagliatamente la questione".
"Per quanto riguarda il settore urbanistica hai cambiato quattro volte il responsabile in tre anni. In ultimo hai messo quel tecnico di cui ne hai dette di tutti i colori durante l'ultima campagna elettorale"
"Per quanto riguarda il Co.d.i. hai detto che era un fallimento totale. Ma, poi, hai nominato Francesco Pezone che lo stava rilanciando. Poi, però, gli hai tagliato le gambe. Per fare cosa? Aspettavamo un Presidente da Roma ma oggi sono tre anni che ti sei insediato e il Codi non esiste più".
"Sul cimitero nuovo scrivi che sta candendo a pezzi. Ma chi lo ha portato questo cimitero? L'amministrazione Savoia con i tecnici dello studio DeMa, perché non lo chiedi a loro? Quando ci siamo insediati mancava il 20% per ultimarlo. E per completarlo abbiamo dovuto lavorare molto. Ma l'abbiamo ultimato. Se sta cadendo a pezzi devi denunciare i tecnici, i progettisti e i direttori dei lavori. Perché non li denunci? Parli del cimitero nuovo per nascondere i problemi del vecchio cimitero? C'è stata un alluvione alcuni anni fa e attualmente ci sono ancora le lapidi rotte. Hai preso in giro le persone dicendo di aver fatto una comunicazione in Regione, allo Stato e all'Europa. Per fare cosa? non lo sapevi che i fondi non c'erano?"
"Per la villa Cirillo dove tu dici sempre che ci sono ancora da pagare 600-700mila. Come mai è nata questa villa Cirillo? La Villa doveva nascere alle spalle della chiesa. Poi vuole parlare della farmacia comunale dicendo che è stato uno sfizio. Lo sfizio è stato il tuo per una questione di interessi familiari. Non hai fatto altro che rivalutare le proprietà di famiglia. E vuoi parlare del braccialetto? Questa scelta è mille volte di quello che è successo a me".
Continua, Di Santo, con un pensiero sugli attuali membri dell'opposizione. "Voglio concludere dicendo qualcosa riguardo chi si sente opposizione di questo paese. Soprattutto per quelli che dicono che fanno un'opposizione diversa. Solo che io non vedo niente di opposizione. Voi aspettate solo gli ultimi sei mesi per venire qui a raccontare le storielle alternative. Non basta cambiare il nome, dovete cambiare voi. Io vi conosco come persone, siete serie e politicamente valide. State ancora in tempo per mettervi in un percorso alternativo. A chi aspettate? Il cambio della giunta. Non ha il coraggio di azzerare la giunta come non l'ha avuto in passato".
Conclude, l'ex sindaco, parlando di Iolanda Boerio, sua ex fedelissima. "In ultimo volevo parlare di Iolanda Boerio. Su di lei volevo stendere un velo pietoso. Non ne volevo parlare. Dice di aver creato un movimento nuovo che non ha niente a che vedere con i passato. Ma di quale nuovo parli che anche tu sei il passato. Sei figlia di Alleanza Democratica per Sant'Arpino di cui hai fatto parte dal 2007 all 2018. Grazie ad Alleanza Democratica per Sant'Arpino hai fatto il presidente della commissione pari opportunità, hai fatto l'assessore e ti sei candidata a sindaco e oggi sei consigliere comunale. Questo è il problema. Nella tua scelta, Iolanda, non c'è niente di politico. E' tutta una questione personale. Iolanda Boerio non ha mai voluto capire che la politica è una cosa e le questioni sentimentali, familiari e lavorative sono un'altra cosa".
Id.Ur.