L’Accademia Pontoniana celebra Vincenzo De Muro
Sant'Arpino La prestigiosa Accademia Pontaniana di Napoli commemora l’abate Vincenzo de Muro (1757 – 1811), suo Segretario Perpetuo, illustre figlio di Sant’Arpino nonché tra i più autorevoli storiografi di Atella.
Il solenne ricordo, che si è svolto l’altro giorno nella storica sede dell’Accademia in via Mezzocannone 8, segue di qualche settimana le celebrazioni che la Comunità di Sant’Arpino ha organizzato in occasione del 259° anniversario della nascita dell’intellettuale atellano.
Per l’occasione è stato anche ristampato il volume “Ricerche storiche e critiche sulla origine, le vicende e la rovina di Atella antica Città della Campania”, la cui prima edizione risale al 1840.
A prendere la parola nell’Adunanza Pontaniana è stato Antonio V. Nazzaro, Professore Emerito nell’Università di Napoli Federico II, Socio Accademia Nazionale dei Lincei, Direttore Responsabile Atti Accademia Pontaniana che ha dettagliatamente relazionato sull’iniziativa santarpinese alla quale lui ha partecipato in rappresentanza dell’Accademia Pontaniana.
Egli ha raccontato che: “Dopo la deposizione di una corona d’alloro davanti alla casa natale dell’illustre accademico, nel palazzo Ducale “Sanchez de Luna” si è svolta la manifestazione, coordinata dal giornalista Elpidio Iorio e animata dagli interventi di Aldo Zullo, Salvatore Brasiello, Aldo Pezzella, Giuseppe Dell’Aversana e del delegato del Comandante la Scuola Militare Nunziatella, presso la quale il de Muro tenne la cattedra di eloquenza”.
“Nel corso della cerimonia – ha proseguito il prof. Nazzaro - è stata illustrata con ricchezza di particolari la figura e l’opera dell’abate de Muro ed è stata presentata al folto pubblico la ristampa anastatica dell’opera “Ricerche storiche e critiche sulla origine, le vicende e la rovina di Atella antica città della Campania”, pubblicata postuma nel 1840 dal fratello Domenico”.
Nazzaro si è, anche, soffermato sulla prolusione del Segretario perpetuo de Muro con cui si apre il volume primo degli Atti della Società Napoletana (1810).
Nazzaro ha, inoltre, avuto parole di elogio per la Pro Loco e le altre “vivaci agenzie culturali di Sant’Arpino, alle quali non dispiacerebbe di avere a disposizione anche la ristampa anastatica con note di commento della Prolusione del loro illustre concittadino”.
Infine, Nazzaro ha ringraziato “sia il Presidente Fulvio Tessitore per l’impulso che sta dando all’intensificarsi dei rapporti tra il nostro Sodalizio e le realtà culturali del territorio, sia il dottor Elpidio Iorio, che ha promesso che invierà al Presidente e all’Accademia due copie della ristampa anastatica dell’opera dell’abate de Muro”.