Sant’Arpino, Catena:”Brasiello si vergogni di aver infangato un’istituzione religiosa per viscidi scopi elettorali”
Sant'Arpino. Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Catena, candidato al Consiglio Comunale di Sant'Arpino per le prossime elezioni del 5 giugno.
Dopo il nostro recente comizio in piazza Salvo D’Acquisto in cui il nostro candidato Giuseppe Dell’Aversana ha argomentato con chiarezza e cognizione di causa tutte le contraddizioni politiche dei nostri avversari senza mai scendere sul piano personale e soprattutto basandosi su atti e dichiarazioni pubbliche, abbiamo ricevuto tantissimi attestati di stima da parte dei cittadini che riconoscono in noi degli interlocutori credibili ed affidabili. Visto il successo di quel comizio ci aspettavamo delle risposte da parte dei nostri avversari ma speravamo che fossero sempre nel merito dei contenuti politici. Purtroppo abbiamo dovuto prendere atto che così non è stato. In particolare la lista di “Sant’Arpino al centro” attraverso uno dei suoi più importanti sostenitori ha scelto di rispondere alle nostre critiche politiche con insinuazioni diffamatorie che si commentano da sole.
Ho deciso però di rilasciare questa dichiarazione pubblica poiché di fronte alle recenti dichiarazioni di Salvatore Brasiello rilasciate durante un pubblico comizio e confermate a mezzo stampa sono rimasto sconcertato e scandalizzato. L’assessore uscente, interpellato dalla nostra lista su scelte politiche ed amministrative attraverso domande precise su attipubblici ha preferito non rispondere nel merito ma lanciarsi in una serie di accuse infamanti e soprattutto del tutto infondate. Tra queste, una in particolare la ritengo talmente grave da non poter passare inosservata.
Brasiello nel suo spregiudicato intervento ad un certo punto riporta letteralmente: “La lista di Dell’Aversana si trincera dietro un perbenismo di facciata accusando Di Santo di usare metodi sudamericani, ma nello stesso tempo usa metodi ancora peggiori dell’ex sindaco, sfruttando un’associazione come la Caritas per distribuire pacchi alimentari in campagna elettorale”.Leggendo una tale bestialità per amore del mio paese e della comunità parrocchiale di S. Elpidio V. non posso tacere tutta la mia indignazione. Se Brasiello le ha, produca senza indugio le prove di questa accusa, faccia nomi e cognomi e indichi le circostanze di quanto denuncia. Ma se, come sono certo, non le ha, si vergogni di aver infangato un’istituzione religiosa per viscidi scopi elettorali e chieda scusa pubblicamente. Non a me, ma a tutta la comunità parrocchiale di S. Elpidio V. ed a tutti coloro che hanno prestato e prestano servizio presso la Caritas per solo spirito di servizio ai più bisognosi.
La mia storia personale di impegno laicale all’interno della nostra comunità parrocchiale (sulla quale mai ho voluto lucrare consenso) mi impone una ferma e netta condanna alla spregiudicatezza di questa dichiarazione che offendenon solo la lista che rappresento, ma centinaia di cittadini santarpinesi i quali a prescindere dalla preferenza elettorale conoscono bene l’onorabilità delle istituzioni parrocchiali e sapranno vedere la differenza tra chi quelle istituzioni le rispetta e le sostiene e chi invece le infanga.
A tal proposito, invito i referenti politici di “Sant’Arpino al centro”, ed in particolare il candidato sindaco Elpidio Maisto, a diffidare l’assessore Brasiello dal rilasciare con tanta leggerezza accuse di tale gravità ed assurdità ed inoltre lancio un appello a quei candidati e sostenitori di quella lista che pure hanno una storia di impegno parrocchiale affinché prendano nettamente e pubblicamente le distanze da queste vere e proprie diffamazioni.
Capisco che Brasiello messo di fronte alle proprie responsabilità amministrative abbia perso la bussola, ma spetta a voi che avete scelto di condividere con lui questo percorso riportarlo su binari di decenza ed impedirgli di proseguire in questo imbarbarimento del confronto politico.
Giorgio Catena