Sant’Arpino/Succivo, al via le primarie PD. Sindaco contro Preside e la conversione di Luongo sulla via di Damasco

AREA ATELLANA. Il grande giorno è arrivato. Il giorno delle primarie del PD. L'attesa, a dir la verità, è stata poco interessante. Pochi dibattiti, poca discussione. Non ci credono più neanche loro a questa storia. Una storia che, tra l'altro, è già scritta da diverso tempo: a vincere le primarie del Partito Democratico, infatti, sarà Zingaretti, salvo improbabili colpi di scena che non si sono mai verificati nella storia dei dem.

Una storia che è caratterizzata anche da un inesorabile declino di popolarità, di persone che sono scappate via e di numeri che sono precipitati vertiginosamente dando spazio alla Lega. Alle elezioni politiche del 2013 il PD ha ottenuto il 25,5 % delle preferenze, alle europee del 2014 il 40,8 % e alle politiche del 2018 è sceso al 18,7 %. Un disastro. Largo spazio quindi al Movimento 5 Stelle che ora si sta autodistruggendo: questi mattacchioni del PD probabilmente sono convinti di recuperare l'elettorato ma non hanno capito che se le cose dovessero rimanere così la destra supererà il 50% alle prossime elezioni. Ritornando ai numeri del PD, poi, un passaggio obbligatorio si deve fare sui dati delle primarie. Nel 2005 andarono a votare  4 milioni e 300mila elettori per stabilire il candidato alla presidenza del Consiglio di quell'anno (Prodi). Nel 2007 3 milioni e 500mila elettori si recarono alle urne delle primarie per scegliere il primo segretario dem, Walter Veltroni. Per eleggere Bersani nel 2009 il numero scese a 3 milioni e 100mila elettori mentre nel 2013 per eleggere Renzi votarono 2 milioni e 800mila elettori. Alle ultime primarie del 2017 il numero di elettori è sceso drasticamente a un milione e 800mila elettori. Domani se arrivano a un milione sparano le botte e aprono le bottiglie di spumante.

In questo contesto non proprio florido abbiamo qualche coraggioso candidato tra Sant'Arpino e Succivo. All'assemblea nazionale è candidato il sindaco di Sant'Arpino, Giuseppe Dell'Aversana e il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Rocco-Cinquegrana" di Sant'Arpino, Debora Belardo, mentre all'assemblea regionale si è candidato Gabriele Luongo, consigliere comunale di maggioranza di Succivo.

Il sindaco Dell'Aversana ormai non ne perde una. Fa tenerezza. Dopo aver toppato alle provinciali ora ci riprova con l'assemblea nazionale, preludio di una candidatura alle regionali? Ora o mai più. Certo che se dovesse fare brutta figura contro la Belardo...

Luongo è indubbiamente la sorpresa più sorpresa di tutti. Una candidatura che non ti aspetti, una specie di conversione sulla via di Damasco ad opera del duo Papa-Marsilio. Il consigliere di maggioranza si è sempre professato destroide e adesso improvvisamente ha giurato fedeltà al PD. Questa candidatura, probabilmente, è arrivata in seguito agli accordi presi quando è stato fatto il rimpasto di giunta: Luongo non è riuscito a portare a casa un posto nell'organo esecutivo ma è riuscito a portare a casa una candidatura all'assemblea regionale del PD e l'ingresso ufficiale del gruppo PD interno al gruppo di maggioranza formato da Salvatore Papa, Aniello Tessitore, Imma Marsilio. Maggioranza che, quindi, sta lentamente conquistando una targa PD con buona pace del sindaco Colella che ormai è in minoranza all'interno della maggioranza.

Altra candidatura sorpresa è quella della preside Belardo. Un nome che riassume quanto le nostre forze politiche non dialoghino nonostante stiano a 200 metri di distanza. Ognuno coltiva la sua misera piantina: ci sono parecchie piantine nella nostra zona e nessun albero. La preside è espressione del gruppo PD di Succivo al congresso nazionale, piazzata lì grazie ad una manovra politica da manuale, contro il sindaco di Sant'Arpino, per una prova di forza che non porterà nessuno da nessuna parte. Servirà a contare quanti voti ha questo politico locale e quanti voti ha quel politico locale. Solita storia insomma. Niente di nuovo.

Fra. Capa.

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