Orta, Vozza:”E’ ora di offrire a Orta una proposta politica alternativa con gli attivisti democratici ortesi”
ORTA DI ATELLA. Partirà tra pochi giorni l'avventura politica della neo associazione "Attivisti democratici ortesi" coordinata da Mario Vozza.
Come dichiarato da Vozza:"Le elezioni del 2018 hanno consegnato, alla nostra cittadina, un’amministrazione comunale che ha evidenziato, fino ad oggi, una totale incapacità ad interpretare ed affrontare i reali bisogni della comunità ed ha contribuito, in modo irresponsabile, a ripristinare sul territorio clientelismi, asservimenti, divisioni e conflittualità, che nulla hanno a che vedere con il cambiamento promesso in campagna elettorale.
Pur restando rispettosi della delega che l’elettorato ha conferito a questa maggioranza di governo, non possiamo tacere, per senso di responsabilità e per amore verso la nostra comunità, di fronte ad una situazione politica ed amministrativa grottesca, oltre che fallimentare, che si è rivelata ormai, per tutti, manifestamente inadeguata ad affrontare i diversi problemi, che condizionano il vivere civile nel nostro territorio.
Per scelte politiche ed amministrative incomprensibili e per metodi di gestione “non sempre lineari”, Orta di Atella si ritrova, fra l’altro, a convivere, per l’ennesima volta, con la Spada di Damocle della Commissione d’accesso prefettizia e con la presenza costante sul Comune di Forze dell’Ordine, impegnate ad acquisire atti e provvedimenti “adottati” da organi politici e dirigenti degli uffici di quest’amministrazione.
È indubbia, dunque, la necessità di una netta inversione di tendenza sul piano politico e culturale, con l’unico obiettivo di riformulare, nel più breve tempo possibile, una necessaria ed indispensabile proposta progettuale alternativa, rinnovata nei metodi e nei contenuti, equilibrata, responsabile ed efficace, che restituisca, all’intera comunità, la serenità e le giuste risposte alle istanze e alle esigenze del territorio.
Per opinione comune della generalità dei cittadini, non si può più restare indifferenti di fronte a uno scenario avvilente e degradato, generato da una sistematica improvvisazione ed un ingiustificato immobilismo, su temi fondamentali, del governo in carica.
Certamente, non è pensabile che l’attuale amministrazione cittadina possa far fronte alla complessa e delicata situazione di Orta di Atella, limitandosi, in chiave meramente demagogica, alla produzione di futili comunicati su social network ed a pochi sterili interventi in Consiglio Comunale, che propagandano una vera e propria pubblicità ingannevole. Ingannevole sui tanti posti di lavoro, che dovrebbe partorire il Comune. Ingannevole sulla pioggia di milioni di euro che, per magia, dovrebbe scendere sul territorio. Ingannevole sulla questione urbanistica e la farsa del PUC, in merito al quale, dopo quattordici mesi, l’attuale amministrazione brancola nel buio e, dietro il paravento di professori esperti, continua a proporre, in modo irresponsabile, solo un immobilismo inutile e inopportuno.
Non è certamente possibile, infine, assistere passivamente alla “colonizzazione politica” del nostro Paese che, giorno dopo giorno, subisce il condizionamento di sistematiche interferenze di volontà esterne, da parte di persone interessate unicamente a consolidare progetti personali e che nulla hanno a che vedere con la nostra identità culturale, la nostra storia e il nostro futuro.
Sono queste alcune tra le innumerevoli motivazioni, a convincerci che è giunto il momento di offrire al nostro Paese una proposta alternativa, attraverso la costituzione di un’associazione denominata “AdO” (Attivisti democratici Ortesi).
Uno spazio di aggregazione largo, unitario ed aperto, in cui convergono, nel rispetto delle diverse sensibilità culturali ed ideologiche, rappresentanti di forze politiche, di movimenti ed associazioni, locali e provinciali.
Tutti uniti dal convincimento che è giunta l’ora di iniziare, nella piena condivisione, un percorso, che ci consentirà di riportare sul nostro territorio quella “normalità” per inaugurare, finalmente, una nuova stagione politica ed amministrativa, imprescindibile per affrontare, senza conflitti di interesse, le tematiche, ancora irrisolte, che penalizzano fortemente la nostra comunità".