Orta di Atella, rincaro ticket mensa. Adm:”Il sindaco acchiappafantasmi si traveste da sceriffo”
ORTA DI ATELLA. Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo "Attivisti Democratici Ortesi".
"In questi giorni, siamo stati spettatori non paganti di una nuova fabula atellana, l’ennesima farsa del sindaco di Orta di Atella, il quale da acchiappafantasmi (che cerca in ogni dove), si è travestito da sceriffo della Città.
Il primo cittadino, infatti, vestendosi “d’autorità” (indossa, ormai, la fascia tricolore anche per andare al bar) ha intimato ad una delegazione di cittadini e di mamme (che protestavano preoccupate per l’aumento indiscriminato del costo del ticket mensa) che i servizi a domanda individuale, da quando c’è lui, vanno pagati. Come se in precedenza non fosse stato così.
Lo ha, poi, replicato anche con un successivo post comunicativo. Ha, però, cercato di mistificare il contenuto della prostesta, insinuando, e lasciando insinuare il dubbio in chi legge, che quei cittadini e quelle mamme avrebbero richiesto di non pagare il ticket mensa.
Pagamento che non è stato, invece, mai messo in discussione in quell’incontro, in cui era stata, solamente e legittimamente, criticata la scelta scellerata di un’amministrazione che, per recuperare le perdite di inizio anno, ha, senza preavviso alcuno, aumentato iniquamente le tariffe per la refezione scolastica.
In fase di bilancio di previsione, questa amministrazione ha fatto una scelta politica, che non condividiamo nella maniera più assoluta. Abbia, però, il coraggio di sostenerla senza cercare alibi nel dissesto della passata gestione.
Gestione di cui il sindaco, è bene ricordarlo, ha fatto parte attiva, per cui la critica è rivolta a se stesso. È autocritico.
A dire di questa giunta, sul servizio mensa è stata fatta una scelta e non si torna indietro. Bene, anzi male!
La stessa scelta doveva essere consentita ai cittadini, comunicando loro le tariffe in tempo debito e non dopo un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico.
Ognuno, liberamente, avrebbe potuto scegliere se iscrivere i figli alla scuola pubblica di Orta di Atella, portarli in altri paesi (dove le tariffe sono molto più basse) o iscriverli alle scuole private.
Nel prossimo consiglio comunale, si parli di questo. Magari dalla discussione consiliare potrebbe emergere che si sarebbero potuti risparmiare i circa 40.000,00 euro spesi per la, a quanto pare inutile, convenzione di consulenza tecnico-scientifica con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, per il PUC, destinandoli alle politiche di sostegno delle fasce più deboli.
Magari potrebbe essere ribadita la proposta di una decurtazione solo del 30% delle indennità di carica (si risparmierebbero circa 50.000,00 euro) devolvendola al servizio di refezione scolastica. In campagna elettorale vi pavoneggiavate con la proposta di “Giunta a costo zero”, ricordate?
Magari potrebbe emergere l’inutilità di qualche nomina dirigenziale fatta nell’ultimo periodo con conseguente spreco di denaro pubblico o, eventualmente, la inopportunità di rimodulare le indennità alle cinque posizioni organizzative ai limiti massimi. Tante potrebbero essere le proposte per la soluzione di questa inverosimile questione.
A proposito, stiamo ancora aspettando le “clamorose rivelazioni” preannunciate in consiglio comunale, con cui il primo cittadino avrebbe dovuto chiarire i motivi delle indagini prefettizie.
Magari nel prossimo consiglio ci potreste aggiornare!"