Sant’Arpino. I consiglieri di maggioranza e gli assessori solidali con il sindaco Dell’Aversana. “Di Santo gongola per il sequestro dell’isola ecologica, mentre il problema ricade su tutti i santarpinesi”
" A seguito della chiusura del centro di raccolta, assistiamo alle solite squallide speculazioni politiche del signor Eugenio Di Santo, ex sindaco plurievasore di tributi comunali, pluricondannato, arrestato per aver chiesto una tangente a danno dei bambini delle scuole di Sant’Arpino che pensa ad attaccare l'operato dell'amministrazione comunale per la gestione dei rifiuti attraverso i social.
Gongola per il sequestro del centro di raccolta comunale, aperto con una sua ordinanza anni fa nello spazio adiacente il campo di calcio, senza rendersi conto che il problema della chiusura ricade sulla collettività intera. I sottoscritti Di Monte Loredana, Di Serio Ernesto, D'Errico Giovanni, Lettera Salvatore, Tizzano Caterina, Tinto Ivana, Drea Pina, Maisto Elpidio, Capasso Gennaro e Vitale Gennaro, fanno presente al pluricondananto Di Santo che le critiche mosse attraverso i social circa la gestione della raccolta rifiuti sono fuori luogo. Per questo motivo ribadiscono che con la sua nefasta gestione : 1)La raccolta differenziata era al 40% oggi è a al 65% 2) Il comune spendeva € 2.300.000 annui oggi ne spende € 1.900.000 3) Si emettevano ogni anno ruoli suppletivi oggi solo ruoli ordinari 4) Per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti spendeva €60.000 annui noi , zero euro 5) Per le "pulizie straordinarie" spendeva oltre €100.000 annui, noi in tre anni zero euro.
Il pluricondannato dall’alto della sua incompetenza e della sua strafottenza, non capisce che l’ambiente è un bene comune e che va salvaguardato senza guardare il colore delle bandiere politiche! In questi anni abbiamo fatto passi in avanti notevoli, amministrando con parsimonia, correttezza ed onestà. Noi siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura ed esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco Giuseppe Dell'Aversana, che insieme all'assessore Tizzano Caterina ha operato nell'interesse del paese e per il bene della collettività".
Rettificato ai sensi dell'art. 8 legge numero 47/1948