Casapulla. Domenica raccolta firme per il ripristino del piano di viabilità locale

Casapulla     Da domenica 2 febbraio 2020, dalle ore 10 alle ore 13, presso Piazza Giovanni XIII, sarà possibile finalmente iniziare la raccolta delle firme per la petizione popolare promossa dall’associazione Casapulla C'è. L'iniziativa nasce al fine di ripristinare il piano di viabilità locale che era vigente fino alla data del 16 settembre 2019, cioè prima che l'attuale amministrazione capeggiata dal sindaco Renzo Giuseppe Lillo decidesse di modificare la viabilità di diverse strade cittadine. Una volta abolito il nuovo piano traffico, la petizione ha come scopo anche quello di  predisporre un tavolo di lavoro composto da tecnici esperti e da membri della maggioranza e dell’opposizione al fine di poter esaminare con più attenzione le criticità che interessano la mobilità cittadina e di adottare un Piano Generale del Traffico Urbano, il tutto garantendo una partecipazione attiva di tutte le parti sociali del paese che potranno produrre osservazioni e suggerimenti, oltre ad un raccordo tra il PGTU ed il futuro PUC.

Destinatari della petizione popolare sono tutti i residenti maggiorenni di Casapulla e tutti i titolari di attività commerciali con sede a Casapulla. Sebbene iniziata in misura sperimentale, la scelta adottata dall’Ente, non ha apportato alcun beneficio alla collettività né alcun miglioramento della sicurezza stradale (con particolare riferimento agli incroci su via Fermi), ma ha contribuito solo ad un aggravio di spese per le casse comunali e ad ingenerare confusione e panico negli automobilisti, nei ciclisti e nei pedoni.

Diversi gli appelli rivolti per le vie brevi ed in forma scritta all’attuale Amministrazione Comunale, tutti disattesi.

Di qui la decisione di partire con uno strumento attivo e democratico quale la petizione popolare, contribuendo così a dimostrare fattivamente la volontà di ritornare alla vecchia viabilità.

Seguiranno altri appuntamenti dove sarà possibile lasciare la propria firma, esprimendo il proprio dissenso sull’argomento.

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