Sant’Arpino, venerdì al centro “Oasi di Padre Pio” di via Martiri Atellani presentazione del libro “Echi di Atella”
SANT'ARPINO. Si terrà venerdì, presso la sede "Oasi di Padre Pio" in via Martiri Atellani, la presentazione dell'opera "In cammino" edita nell'ambito della rassegna culturale "Echi di Atella".
Il libro è il primo legato al progetto editoriale che, come hanno evidenziato dal sodalizio di via Martiri Atellani, sperano di portare avanti nei prossimi anni. Alla stesura hanno partecipato gli alunni delle scuole medie e Giovanni D'Elia, Pasquale Cominale, Giuseppe Di Liberto, Giorgio Catena, Gisella D'Anna, Antonio Dell'Aversana, Giuseppe Dell'Aversana, Alessio D'Elia. La prefazione è stata invece affidata a Giuseppe Limone, filosofo e accademico santarpinese.
"Questo libro, frutto dell'opera benemerita di un'associazione santarpinese, - ha scritto il professore Limone nella premessa - è tessuto con tre fili: la fede, la cultura, la spiritualità. Vi partecipano, insieme con gli scritti di tanti autori, contributi di ragazzi delle scuole medie, coordinati dalle loro insegnanti. Si tratta di racconti, di poesie, di pensieri. L'Associazione "Nostra Signora di Fatima, opera di Padre Pio" ha inteso raccogliere, così, una grande eredità, quella atellana, incrociando filoni fondamentali della sua tradizione: quello teatrale, quello religioso, quello civile. Si faccia attenzione, però: si tratta di tre filoni che non sono fra loro separati, né separabili, perché ognuno qualifica l'altro in un intreccio senza fine, concorrendo a caratterizzare una sintesi nuova, profonda e cordiale".
"Siamo ben lieti di aver dato spazio a tanti scrittori atellani nell'ambito di questo progetto che abbiamo realizzato - hanno fatto sapere dall'associazione di via Martiri Atellani - durante un'epoca, la nostra, in cui stanno diminuendo le realtà associative-culturali del nostro territorio anche perché non si riesce a garantire un ricambio generazionale che possa in qualche modo far continuare ai giovani il sentiero tracciato da chi, nei decenni passati, ha dato lustro ad un territorio abituato ad essere il fiore all'occhiello culturale dell'agro aversano e dell'intera provincia di Caserta".