Sant’Arpino, il Comune non paga le retribuzioni accessorie ai dipendenti. Ultimatum dei sindacati:”Chiudere contrattazione entro il 31 dicembre altrimenti passeremo alle azioni legali”
SANT'ARPINO. Arrivata, ieri, una lettera a Palazzo Ducale con cui tre sigle sindacali hanno diffidato per l'ultima volta il Comune a pagare gli oneri accessori ai dipendenti comunali.
“Facendo seguito alle inascoltate e reiterate precedenti sollecitazioni - si legge nella nota sottoscritta da Luigi Capaccio della Cgil Fp, Franco Della Rocca della Cisl Fp e Mimmo Vitale della Uil Fpl - dobbiamo sottolineare che la contrattazione decentrata a livello territoriale ha assunto sempre maggiore importanza in quanto luogo dove si decidono le retribuzioni accessorie dei lavoratori dipendenti. Altre indennità correlate a prestazioni lavorative vengono liquidate soltanto all’esito della stipula definitiva del Contratto Collettivo Decentrato integrativo a livello aziendale”.
Il contratto in questione non è stato sottoscritto per i dipendenti dell'Ente di piazza Macrì e le prestazioni in questione non sono state liquidate.
“Qualora la contrattazione non dovesse concludersi entro il 31 dicembre 2020 - sottolineano i sindacalisti - si configurerebbero profili di violazione della legge che saranno accuratamente valutate in sede legale con riferimento alla mancata liquidazione delle indennità di turnazione, reperibilità e lavoro straordinario, esigibili dinanzi al Giudice del Lavoro".
“Riguardo le responsabilità l’amministrazione pagherà un prezzo politico - sottolineato i sindacati nella missiva - in quanto incapace di svolgere al meglio il proprio ruolo di indirizzo e controllo mentre il segretario comunale e i responsabili di settore saranno chiamati a rispondere del danno erariale causato dall’aggravio delle spese legali, oltre alle responsabilità civili, amministrative e disciplinari del caso. Invitiamo l’Ente ad ultimare i lavori della contrattazione entro il 31 dicembre altrimenti sposteremo la vertenza sui tavoli degli uffici legali”.