Orta, presentato un accesso agli atti da Andrea Villano per la panchina rossa e la panchina arcobaleno. L’ex sindaco crede di vivere in Patagonia
ORTA DI ATELLA. Presentata, in data 18 maggio 2021, una richiesta di accesso agli atti al Comune dall'ex sindaco Andrea Villano in qualità di delegato del gruppo "Scegli Orta".
L'ex primo cittadino ha chiesto all'Ente di via Petrarca di visionare l'autorizzazione rilasciata al gruppo associativo denominato "officina femminista" sito in Orta di Atella alla via San Salvatore per la tinteggiatura (tutta in rosso) di una delle panchine della piazza principale davanti al Santuario di San Salvatore da Horta e ha chiesto anche l'autorizzazione rilasciata al gruppo associativo denominato "Go giovani ortesi" sito in Orta di Atella alla via San Salvatore (stessa sede) per la tinteggiatura (colori dell'arcobaleno) di una delle panchine della piazza principale davanti al Santuario di San Salvatore da Horta.
Villano ha messo nero su bianco la motivazione che l'ha spinto a presentare la richiesta. "Non è accettabile avere utilizzato i beni collettivi per imporre un pensiero e/o una ideologia personale quantunque la causa che si sposi sia la più nobile e, ancor più grave, probabilmente senza autorizzazione alcuna" scrive l'ex fascia tricolore nel documento protocollato al Municipio ortese.
Una richiesta che sembra assolutamente legittima, ma mille e più sono i brividi che scorrono lungo le viscere quando si leggono documenti del genere, soprattutto quando riguardano Orta. Il consiglio comunale del più grande dei Comuni atellani è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche dal Presidente della Repubblica alla fine del 2019, il quale, nel decreto di scioglimento, ha scritto che "la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale". Il Municipio è guidato dalle commissarie prefettizie da oltre un anno e i servizi, anche quelli essenziali, scarseggiano o sono inesistenti. La microcriminalità cresce di giorno in giorno, non viene garantito il trasporto disabili gratuito (la lista dei disservizi è infinita ma ci vorrebbero pagine e pagine) e gli ortesi, oggi, si trovano a dover fronteggiare l'incremento demografico incontrollato degli ultimi vent'anni legato all'abusivismo edilizio che ha fatto, di Orta di Atella, un Comune che nell'immaginario collettivo rappresenta un posto da evitare. Un luogo tetro e pieno di ombre dove due associazioni, tra mille difficoltà, hanno portato finalmente un pò di colore.
I problemi pantagruelici, però, probabilmente non interessano a Villano che ha focalizzato la sua attenzione su due compagini che continuano a fornire importanti segnali di civiltà, di aggregazione e di attenzione a tematiche importanti dipingendo due panchine, una di rosso e un'altra con i colori dell'arcobaleno, per sensibilizzare la popolazione sulla violenza sulle donne e sull'omotransfobia. Problematiche che non sembrano rientrare nella sfera di interesse dell'ex sindaco, ora incandidabile, poiché, con non ritiene opportuno dare segnali contro la violenza sulle donne o contro l'omotransfobia. Un atteggiamento, il suo, che porta alla luce un modus vivendi legato presumibilmente a logiche medioevali e a chi non ha percezione di quello che succede sul territorio dove vive. Diversi sono gli episodi di violenza familiare che hanno interessato donne a Orta negli ultimi anni e due uomini difficilmente potrebbero attraversare il Comune mano nella mano. E questo, oggi più che mai, non è accettabile.
Orta e gli ortesi oggi devono pensare al dopo commissariamento. Devono affrontare una vera e propria guerra per superare sia il dissesto finanziario che quello morale e lo devono fare ripartendo anche da importanti battaglie come queste. In questa guerra, fortunatamente, non c'è posto per gli "incandidabili".
Id.Ur.