Sant’Arpino. Una panchina rossa per dire basta alla violenza sulle donne
Sant'Arpino Sabato pomeriggio Officina Femminista ha dipinto simbolicamente di rosso una panchina in Piazza Salvo D'Acquisto. L'iniziativa patrocinata anche dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dell'Aversana, ha visto la presenza anche dell'assessore all'istruzione ed alle politiche sociali del comune atellano, Loredana Di Monte.
"Questo simbolo- spiegano le promotrici dell'iniziativa- è solo uno strumento per gridare a gran voce che c'è un'urgenza: dire che la violenza sulle donne ha una matrice definita che è quella maschile. Una violenza radicata che agisce in modo sistematico e strutturato sulle nostre voci, i nostri corpi, le nostre vite. Inoltre la nostra associazione ha risposto all'appello di lotta globale per appoggiare e difendere i diritti delle compagne turche, diritti di donne e soggettività LGBTQIA+. Nei giorni scorsi, precisamente il primo Luglio, abbiamo registrato l'uscita ufficiale della Turchia dalla Convenzione di Istanbul. La Convenzione è un testo fondamentale, che garantisce il rispetto e l'attuazione di misure e principi di contrasto alla violenza di genere. Officina Femminista si è impegnata in una mobilitazione reale di confronto e partecipazione. La lotta al patriarcato e il cambiamento concreto passano soprattutto per l'informazione e la conoscenza".
"Abbiamo aderito all'iniziativa promossa da Officina Femminista- dichiarano l'assessore Di Monte ed il sindaco Dell'Aversana- perché fermamente convinti che la battaglia contro la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere vada combattuta quotidianamente anche con gesti simbolici, oggi più che mai visto che in diverse parti del mondo si stanno facendo tremendi passi indietro. La panchina rossa, simbolo ormai universale, costituirà l'occasione giornaliera per quanti si trovano a passare o a stazionare nel nostro centro storico per riflettere su tale problematica sulla quale ci soffermiamo spesso e volentieri solamente quando sentiamo notizie tremende nei notiziari".