Sant’Arpino, consiglio. Non c’è il numero legale, salta la seduta. Dell’Aversana non ha più i numeri, si dimetta ad horas!

SANT'ARPINO. È una storia politica senza lieto fine quella del sindaco Giuseppe Dell'Aversana finita, pochi minuti fa, nell'aula consiliare di via Mormile.

L'ultimo atto di una tragedia facilmente prevedibile è andato questo pomeriggio. È saltato il consiglio comunale previsto a causa dell'assenza del numero legale: solo 6 consiglieri presenti su 16 dopo un'ora di attesa. Dieci gli assenti: Loredana Di Monte, Giovanni D'Errico, Ernesto Di Serio, Gennaro Capasso, Gennaro Luca Vitale per la maggioranza e Iolanda Boerio, Rosaria Coppola, Immacolata Quattromani, Maria Rosaria Di Santo, Mimmo Iovinella per le minoranze (Iovinella si è presentato ma è andato via quando ha capito che non si sarebbe tenuto il consiglio, ndr). Presenti: il primo cittadino, la presidente della pubblica assise Ivana Tinto, Elpidio Maisto, Caterina Tizzano, Giuseppa Drea, Salvatore Lettera per la maggioranza e Speranza Belardo per le opposizioni.

Come riporta la convocazione sottoscritta dalla Tinto la pubblica assise sarebbe dovuta iniziare  con alcune comunicazioni del primo cittadino e sarebbe dovuta proseguire con una variazione del bilancio comunale 2019/2021 riguardante l’esercizio provvisorio del 2021. Si sarebbe dovuta concludere con la votazione di una variazione al bilancio generale. Provvedimenti che servivano soprattutto a sbloccare l'attività dell'ufficio ragioneria di Palazzo Ducale che, ora, rimane bloccato perché Dell'Aversana non ha più i numeri.

Non ha più la maggioranza, la fascia tricolore. Gli stessi che gli hanno chiesto di ricandidarsi 4 volte negli ultimi mesi sottoscrivendo (probabilmente su sua stessa richiesta) i documenti durante le riunioni di maggioranza ora gli voltano le spalle. Ha disgregato in cinque anni il gruppo politico che aveva vinto nel 2016 ed ora è rimasto solo: praticamente nessuno del suo gruppo ha appoggiato la candidatura del vice sindaco Tizzano da lui indicata. Il gruppo, in realtà, probabilmente non è mai esistito: ognuno ha anteposto gli interessi personali a tutto il resto e la mancata approvazione del Puc ha dato il colpo di grazia e ha fatto saltare completamente gli equilibri. Ora, però, da uomo politico navigato qual è e che ha a cuore le sorti del paese prenda atto in breve tempo della crisi irreversibile e presenti le dimissioni.

Id.Ur.

Share
Translate »