Succivo, ritardi lavori vasca Castellone. Il sindaco Papa sarebbe stato un buon attore ma fare il “politicante” non è arte sua

SUCCIVO. È una situazione incresciosa quella che riguarda la riqualificazione del parco dell'Ex vasca di Castellone, ubicato tra i tre Comuni dell'agro atellano.

I lavori di riqualificazione, stando a quanto sbandierato in pompa magna dall'amministrazione comunale di Succivo, si sarebbero dovuti concludere nell'autunno 2021 ma tre mesi dopo la struttura non è ancora fruibile per la popolazione. E mentre il sindaco Salvatore Papa continua a inaugurare cantieri e a gongolarsi per i numerosi (a detta sua) risultati raggiunti, diversi sono i disagi per la popolazione che non può accedere all'unico polmone verde del territorio. Dopo cento giorni dalle elezioni, però, i risultati non si vedono e tutti i cantieri che sta aprendo sono solo frutto dell'amministrazione precedente guidata dall'ex sindaco Gianni Colella. Un Sindaco che probabilmente sapeva fare il Sindaco, a differenza di Papa che, utilizzando un fantastico detto napoletano, politicamente "è tutto brocc e salviett".

Cento giorni dopo l'insediamento da primo cittadino di Papa i problemi che c'erano sono rimasti e le tante promesse fatte non sono state mantenute. Una su tutte quella di Teverolaccio: l'attuale fascia tricolore aveva promesso che entro fine dicembre avrebbe mandato a casa i fratelli Pascale ma poi si è "piegato" a logiche, presumibilmente politiche, che permettono oggi all'associazione Legambiente (gestita dai fratelli Pascale, Francesco e Antonio) di continuare a stare al Casale di Teverolaccio. In pratica doveva fare l'attore, non il sindaco. Ha sbagliato tutto nella vita. Ma su questo argomento arriveranno delle ricche inchieste nei prossimi giorni.

C'è da sottolineare che i tempi burocratici tra l'arrivo di questo finanziamento riguardante il parco dell'ex vasca di Castellone e l'inizio dei lavori sono stati biblici. Gli amministratori succivesi, infatti, dichiararono il 6 marzo 2018 all'allora presidente dell'associazione presente nel parco (ora sciolta probabilmente per sfinimento) che da pochi giorni avevano avuto notizia dell'avvio della procedura burocratica per un "finanziamento, approvato da “Campania ambiente”, per il rifacimento del percorso campestre e per l’acquisto di alcune attrezzature e degli arredi da inserire nel parco".

Un disastro politico-amministrativo, in pratica, su cui qualcuno osa ancora fare campagna elettorale. E non si vergognano?

Idio Urciuoli

 
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