Orta, “Agorà” sull’attività amministrativa:”Governo cittadino ha regalato alla comunità solo proclami. Non è più il momento di giocare!”

ORTA DI ATELLA. Sono al vetriolo i commenti del gruppo politico "Agorà" sull'attività amministrativa dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Gaudino.

"Si avverte sempre di più la certezza dell’inutilità di un governo cittadino che , fino ad oggi, ha saputo regalare alla comunità solo proclami e assenza totale di progettualità. - hanno evidenziato da Agorà - “Buon governo, politica rinnovata e una tanto decantata discontinuità”, prospettati con insistenza nella campagna elettorale, sono ormai solo fantasmi che si aggirano tra le strade di Orta di Atella. L’unica certezza che si è materializzata è un immobilismo irresponsabile, l’assenza totale della politica e una discutibile e modesta operatività che si è realizzata solo attraverso una totale continuità con le scelte progettuali e tecniche della Commissione Straordinaria per la quale erano state riservate, a più riprese con manifesti pubblici, critiche severe sul loro operato sia  sul piano politico che amministrativo. Tutti i buoni propositi di offrire un’esperienza di governo proficua e rinnovata nelle scelte metodologiche e nei contenuti sono stati spazzati via dalle tante contraddizioni e dalle tante chiacchiere da bar che hanno contribuito unicamente, in molti casi, a mortificare ancora di più la dignità di tantissime persone e, allo stesso tempo, ad amplificare le lacerazioni del tessuto sociale della nostra comunità. Una comunità costretta ad assistere a teatrini irresponsabili da parte di fallaci giustizieri che hanno l’illusione e la presunzione di ritagliare per sé, con logiche e convincimenti distorti, candore, purezza e onnipotenza, determinando come unico risultato, solo una deleteria, artificiosa, inopportuna e ingiustificata conflittualità. Tutto ciò avviene con il becero tentativo di nascondere l’incapacità politica e amministrativa e l’assenza totale di un vero progetto da realizzare, a cui si aggiungono i puerili tentativi, da parte di rappresentanti di alcune forze politiche di maggioranza, attraverso interrogazioni, mozioni, articoli e post sui molteplici social, di dimostrare ai propri concittadini di essere i “primi” della classe. Una  “gara” irresponsabile di soggetti politici che non hanno certamente a cuore le sorti del nostro Paese e che dovrebbero avvertire l’obbligo di spendere il loro impegno nella ricerca continua di una reale sintesi politica e amministrativa attraverso un leale e serrato confronto costruttivo.

Non è più il momento di giocare!

I nostri concittadini sognano un Paese diverso e desiderano solo di essere ascoltati e che si attuino tutte le azioni necessarie per dare risposte concrete e serie ai loro bisogni e alle tante problematiche che affliggono il vivere quotidiano. Siamo consapevoli dei tantissimi e complessi problemi che attanagliano il nostro territorio e delle limitate risorse finanziarie in cui versa l’Ente, ma riteniamo davvero scandaloso che ad oggi, a quasi quattro mesi dalla vittoria elettorale, ancora non ci siano tangibili segnali di esistenza in vita di una maggioranza consiliare nata, così recitavano gli slogan, per dare un volto nuovo alla città. Ormai è sotto gli occhi di tutti l’immobilismo amministrativo e si può tranquillamente affermare che sono rimasti in piedi solo gli slogan per questa maggioranza di governo che, impantanata dalla manifesta incapacità sul piano politico e amministrativo, da pura vanagloria e da procurata e artificiosa conflittualità, non riesce a dare impulso ad una reale e proficua azione amministrativa. Non basta professare il cambiamento, non bastano i volti nuovi o “usati”, non servono “sogni di gloria” personali ma c’è bisogno unicamente  di ritrovare le ragioni di un impegno e di un ruolo che è stato affidato dal popolo, rimboccarsi le maniche e lavorare duramente con coraggio e serietà, favorendo coinvolgimento e confronto con tutte le forze politiche, sociali e culturali e bandendo ogni forma di emarginazione e inutili posizionamenti di ”bandierine” ricorrendo a “giochetti” infantili che offendono l’intera comunità e disattendono le aspettative dei nostri concittadini".

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