Succivo Riceviamo e pubblichiamo da Antonio Pascale, Presidente Legambiente Geofilos, e da Maria Teresa Imparato, Presidente Legambiente Campania, la nota indirizzata al sindaco del comune atellano Salvatore Papa.
" Gentile Sindaco,
evitando di seguirLa sul terreno delle approssimazioni, delle insinuazioni e delle personalizzazioni indebite, ci limitiamo ad osservare che la legge italiana non prevede che le Istituzioni Pubbliche promuovano confronti tramite dirette Facebook.
Al contrario, incoraggia azioni di co-programmazione e co-progettazione con il Terzo Settore (art. 55 Dlgs 117/2017), come abbiamo provato a spiegarLe ormai da diversi mesi, purtroppo invano.
Tuttavia, in attesa di trovare una, ci auguriamo prossima, occasione istituzionale di confronto, avvertiamo la necessità di fare delle precisazioni e chiarire le “inesattezze”, carte alla mano, contenute nel suo lungo post:
Un bene “conquistato” dalla comunità
Legambiente purtroppo non è responsabile di quanto scrivono i giornali. Sappiamo benissimo cosa sia Teverolaccio: non è un bene confiscato, anzi ci piace chiamarlo bene "conquistato" dalla comunità. E’ quindi pretestuoso attribuire a noi un’affermazione che non ci appartiene, come si evince dal nostro comunicato stampa:
e dall’appello:
Il vincolo sul Casale di Teverolaccio
Il vincolo diretto del 1993 non poteva certamente essere frutto del lavoro di Legambiente Geofilos, che è nata nel 1997. Lo è invece quello “indiretto” che - attraverso l’applicazione dell’art. 45 del D.Lgs. 42/2004 - vincolò ben 240.000mq di territorio circostante. Come si evince dalla comunicazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 21/09/2006 (vedi nelle foto del post) inviata al Sindaco pro-tempore che parla da sé, riportando nelle premesse “a seguito della denuncia inoltrata dal circolo Legambiente “Geofilos” in data 21/03/2006”.
La bonifica del giardino
Siamo consapevoli che numerose associazioni si siano occupate del Casale di Teverolaccio ma, relativamente alla pulizia del giardino, è doveroso sottolineare che la bonifica e la pulizia propedeutica alla realizzazione del Giardino del Principe è stata opera della nostra associazione e dei numerosi volontari dei campi nazionali ed internazionali organizzati da Legambiente e Libera.
Le attività di pulizia a cui lei si riferisce nel post sono state realizzate dal gruppo “Gli amici del cavallo” nel 2002. Successivamente, complice anche l’eliminazione della recinzione del Giardino dovuta ai lavori della circonvallazione, l’area, in stato di totale abbandono, era tornata ad essere una discarica colma di rifiuti compresi ingombranti, pneumatici e indifferenziati oggetto anche di ripetuti roghi.
Grazie al supporto di volontari dei campi nazionali ed internazionali di Libera e Legambiente siamo riusciti, dal 2009 ad oggi, a bonificare e tenere pulita e fruibile l’area.
Il progetto Terra Felix
Il progetto Terra Felix che ha ottenuto il finanziamento di € 375.00,00 dalla Fondazione con il Sud, è stato approvato dall’Amministrazione Papa Francesco con delibera C.C. n.40 del 2009. Tale progetto ha portato alla realizzazione dei primi passi nel percorso di rigenerazione del Casale di Teverolaccio. L’impegno di portare ad approvazione il progetto Terra Felix è stato anche confermato dallo stesso Sindaco pro-tempore in una nota inviata alla Fondazione con il Sud il 21/11/2009 (prot. 9227).
Gli Orti Sociali
La delibera di indirizzo di Giunta Comunale n. 94 del 20-12-2021 dà mandato al RUP per l’avvio del bando sia per la gestione degli orti sociali, sia per gli spazi de La Tipicheria. Il che evidentemente - nonostante lei la definisca una encomiabile iniziativa - impedisce a Legambiente di continuare a seguire gli orti sociali e gli anziani che se ne occupano.
Oggi gli orti sociali seguiti da Legambiente sono custoditi e manutenuti, con duplice beneficio per la comunità: si dà un servizio ai nonni ortolani e si garantisce un risparmio al Comune, a differenza dell’area dei parchi gioco comunali che sono raramente fruibili e costano al Comune continui stanziamenti per la manutenzione.
Relativamente agli orti sociali, il progetto in effetti sarà interrotto perché ancora oggi non conosciamo come si intendono gestire gli spazi. Se questa è un’encomiabile iniziativa, carte alla mano, non abbiamo letto di alcun progetto per la gestione del giardino e Legambiente non è stata convocata per un incontro per collaborare alla gestione degli orti. La notizia che Legambiente possa collaborare con il comune l’abbiamo appresa dal post di ieri.
Relativamente alla realizzazione dei nuovi orti sociali questi verranno realizzati anche grazie al progetto “Parchi gioco e Orti Urbani” che grazie al lavoro di proposizione di Legambiente è stato presentato all’Agenzia di Coesione nell’ambito del Contratto Interistituzionale “Terra dei fuochi” e finanziato con € 1.557.240.
Il Mu-lab
Il Mulab, Museo laboratorio è stato aperto ed ha ospitato le scuole fino alla Pandemia covid 19. Ricordiamo le attività di Ecobelle, che hanno coinvolto le scuole superiori del territorio, di cui, proprio nel Mulab sono ospitate le maschere atellane realizzate dai ragazzi. Numerosi assessori durante lo scorso mandato lo hanno visitato ed hanno partecipato all’evento finale di queste attività.
Nel MuLab è presente una sezione dedicata agli attrezzi della civiltà contadina ed un’area destinata ai laboratori, che sono stati regolarmente attivati. Il Mulab, inoltre, è sempre stato visitabile, anche durante le edizioni di Festambiente, ospitando diverse mostre.
La Tipicheria
La Tipicheria è un ristorante in piena regola, ci mancherebbe. E’ stata da sempre prevista dal progetto del 2008, anzi ne è stato motivo di approvazione da parte della Fondazione con il Sud, in quanto rappresentava lo strumento per dare sostenibilità al progetto. Le attività de La Tipicheria rispettano puntualmente la convenzione rep.
9 del 29/12/2011 ed il progetto sottoscritto e approvato dal Comune, allegato alla stessa convenzione e finanziato nell’ambito del “Bando Storico Artistico 2008” dalla Fondazione con il Sud. L’attività di ristorazione sostenibile e la realizzazione di eco-cerimonie sono da sempre espressamente previste nel progetto sottoscritto e approvato dal Comune, i cui uffici sono stati sempre a conoscenza delle relative attività e hanno fornito tutte le necessarie autorizzazioni.
Ci preme anche precisare che, relativamente al contributo previsto dalla Delibera di Giunta Comunale 128 del 16/11/2017, Legambiente ha concordato con l’amministrazione l’elargizione di un contributo volto soprattutto alla copertura di ulteriori spese di manutenzione straordinaria effettuate durante il periodo di concessione al fine di tutelare il Casale di Teverolaccio. E’ superfluo sottolineare che ciascun intervento è stato autorizzato dagli uffici comunali preposti.
In riferimento alle indagini della Corte dei Conti che ha chiesto degli atti per il tramite della Guardia di Finanza relativa a tutte le concessioni gratuite del Bene Casale di Teverolaccio e quindi non solo quella di Legambiente. A tal proposito la nostra organizzazione ha prontamente supportato gli Uffici Comunali fornendo ogni copia di tutti gli atti in nostro possesso relative alle diverse concessioni in quanto, a causa del recente trasloco, non erano prontamente reperibili negli archivi comunali.
Ad ogni modo siamo prontamente disponibili a rappresentare in ogni sede il considerevole aumento del valore e del prestigio che ha ottenuto il Casale di Teverolaccio con le attività di bonifica, recupero, riqualificazione e valorizzazione operate nell’ambito del Progetto Terra Felix stante lo stato di abbandono in cui versava.
L’organizzazione della cooperativa Terra felix
Il progetto Terra Felix, al fine di garantire la sostenibilità anche dopo la ristrutturazione delle aree, prevedeva la costituzione di una cooperativa sociale, avvenuta nel 2012.
Relativamente all’organizzazione della cooperativa sociale, attualmente essa è composta da 8 soci, conta 14 dipendenti, di cui 3 svantaggiati, a rischio licenziamento il 31/03/2022.
Possiamo tranquillizarLa che Terra Felix è una Cooperativa Sociale iscritta, con Decreto 475 del 26/10/2017 al n. 624 del Registro Regionale delle Cooperative Sociali e, senza dilungarsi sulle norme che regolano le società cooperative sociali, non può avere profitti, gli eventuali utili vanno reinvestiti in attività sociali. I bilanci della cooperativa sono pubblici e comunque di recente trasferiti al Sindaco.
Risulta evidente, inoltre, a tutti che dei 14 dipendenti solo 2 portano il cognome Pascale, tanto caro al Sindaco. Per il profilo retributivo, la cooperativa applica il CCNL di settore, che prevede un minimo scarto tra ruoli e inquadramenti. Ci dispiace vedere che la questione del mantenimento dell’occupazione non viene proprio presa in considerazione e che tante famiglie, anche succivesi, rischiano di trovarsi senza uno stipendio. Ma la preoccupazione del Sindaco è, evidentemente, un’altra!
Quale futuro per il Casale di Teverolaccio?
Relativamente al futuro del Casale di Teverolaccio, nè Legambiente e nè Fondazione con il Sud hanno chiesto una proroga al Comune di Succivo o un affidamento diretto ma, al contrario, l’avvio di una procedura pubblica sensi dell’art. 89 del Codice del Terzo Settore, una norma che disciplina le attività di valorizzazione di beni culturali immobili di proprietà pubblica in un’ottica trasparente di cooperazione tra pubblico e privato, in linea con la recente sentenza n. 131/2020 della Corte Costituzionale che ha riconosciuto agli Enti di Terzo Settore una specifica attitudine a cooperare con i soggetti pubblici per la realizzazione dell’interesse generale.
Lo strumento suggerito, infine, prevede una gestione condivisa tra più attori in base ad un progetto comune ed è espressamente prevista nel codice degli appalti e nel codice del terzo settore.
Con tale procedura anche altri soggetti del terzo settore avrebbero potuto partecipare all’avviso pubblico dando così garanzia di continuità della progettualità di tutela e valorizzazione a prescindere dalla presenza o meno di Legambiente. In controtendenza a tutte le procedure innovative che numerose amministrazioni pubbliche stanno perseguendo, il Comune di Succivo preferisce attivare il più tradizionale affidamento in concessione dell’attività ristorativa nei locali de La Tipicheria.
L’estromissione del terzo settore nella gestione di una parte del Casale, carte alla mano, si verifica il 31 marzo 2022, alla consegna delle chiavi dei locali della tipicheria, del giardino del principe e del Mulab. Nulla è stato scritto su cosa accadrà il giorno successivo e su quali siano le attività in cui Legambiente, o altri enti del terzo settore, collaboreranno con il Comune.
Certamente si continuerà con i tirocinii con le Università, il servizio civile, gli incontri di coprogettazione, si continuerà nelle azioni che caratterizzano la vita dell’associazione Legambiente Geofilos, che a fine marzo compie 25 anni e che lavora fianco a fianco con i cittadini per uno sviluppo sostenibile di tutto il territorio.
La rigenerazione dei beni comuni territoriali
Riguardo alle nuove progettualità sui Beni Comuni - Teverolaccio Rural Hub e Fabula - va detto in primo luogo che le progettualità ideate e sviluppate da Terra felix hanno portato un investimento complessivo sul territorio atellano di circa 1,3 ml di euro. Fatti concreti, non propositi.
In merito alla gestione di questi progetti invece va sottolineato che ci sono oltre 20 organizzazioni pubbliche e private coinvolte, per cui la responsabilità operativa è condivisa.
E’ fondamentale chiarire che il progetto Teverolaccio Rural Hub vede in rete 11 partner, associazioni ed enti di livello Regionale (Slow Food Campania, Coldiretti Caserta, Mestieri Campania, Federazione Italiana Superamento Handicap Campania), ha in partenariato l’Università e ci sembra davvero inesatto, riduttivo ed offensivo per le altre associazioni, affermare che sarà gestito esclusivamente dalla Cooperativa Terra felix. Relativamente al progetto Fabula, laboratorio di Comunità, ricordiamo che è in partenariato con 10 enti e organizzazioni locali, quindi anche qui è inesatto affermare che sarà gestito solo dalla coop Terra felix. Ricordiamo, inoltre, che l’Ex Municipio è stato oggetto di un atto vandalico a fine giugno 2019, di cui ancora non si conosce la matrice.
Ecco la nostra risposta basata su fatti e non su illazioni".