Sant’Arpino, attestati borse di studio “Cinquegrana”. Di Santo:”Tre anni fa cancellarono il mio nome da tutti i monumenti, ora gli amministratori mettono i loro sulle borse di studio”
SANT'ARPINO. Sono al vetriolo le critiche dell'ex sindaco Eugenio Di Santo per la questione degli attestati delle borse di studio "Cinquegrana" consegnate nei giorni scorsi ai bambini meritevoli dell'istituto comprensivo "Rocco-Cinquegrana".
"È proprio vero che il caldo può dare alla testa e, a quanto pare, il caldo di questi giorni ha dato alla testa del sindaco e dei consiglieri comunali, - ha fatto sapere Eugenio Di Santo - accentuando ed aggravando il delirio di onnipotenza da cui sono stati colpiti fin dal primo giorno di amministrazione. Ebbene sì, cari amici, in un paese completamente abbandonato a se stesso, sommerso dai rifiuti, con strade in uno stato vergognoso e tutti i parchi pubblici chiusi, di cosa si preoccupano il sindaco Di Mattia e la sua allegra brigata? Di apporre tutti i loro nomi e cognomi sugli attestati di assegnazione delle borse di studio intitolate al Cavalier Cinquegrana. E come potete vedere dalla foto, visto che sul foglio c'era tanto spazio, hanno messo tutti i nomi possibili ed immaginabili. E pensare che la maggioranza attuale è composta in gran parte da componenti della precedente amministrazione che, tre anni fa, come in un vero e proprio atto vandalico ordinò di cancellare il mio nome da tutte le targhe delle statue che io ho voluto per il nostro paese. E per giustificare l'ingiustificabile ed inqualificabile atto vandalico, quella stessa maggioranza mi accusò di essere ossessionato dal culto della personalità. Ebbene, non sappiamo se ridere o piangere visto che quegli stessi personaggi, artefici di atti vandalici sulle statue del nostro paese, sfregiate nel tentativo di cancellare il mio nome dalle targhe (ma non dal cuore dei cittadini come hanno chiaramente dimostrato le ultime elezioni comunali), oggi hanno apposto i loro nomi sulle borse di studio date ai bambini! Allora caro sindaco e cari assessori, le ultime elezioni ci hanno dimostrato che non basta cancellare un nome per cancellare ciò che di buono è stato fatto. Allora mi chiedo, non fareste più bella figura (in mezzo alle tante figuracce che avete raccolto in questi mesi) a chiedere scusa e riportare le targhe che sono state deturpate al loro legittimo posto? O, forse, siete anche voi ossessionati dal culto della personalità? Ah a proposito, prima ancora sarebbe il caso di vergognarvi a vita! Nelle foto potete vedere il risultato degli atti vandalici con cui hanno deturpato le targhe. Ah, dimenticavo, all'ingresso del cimitero c'è ancora la lapide con il nome del sindaco Legnante, quella l'hanno lasciata intatta! Al peggio non c'è mai limite!"