Sant’Arpino. Isola ecologica, Di Mattia non ha mantenuto la promessa: i dieci giorni sono passati e i lavori non sono iniziati nonostante la sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori
SANT'ARPINO. Sono passati 22 giorni da quando il sindaco Ernesto Di Mattia dichiarò che i lavori all'isola ecologica di via Barraccone sarebbero iniziati "entro dieci giorni" e terminati entro fine anno.
Di giorni ne sono passati 22 ma i lavori non sono partiti e l'impasse burocratico infinito che interessa la struttura, la cui riapertura migliorerebbe esponenzialmente il servizio di raccolta rifiuti, non è stato risolto. E non è finita. Secondo il cronoprogramma dei lavori la struttura dovrebbe riaprire a metà gennaio e non entro fine anno come evidenziato da Di Mattia.
Ma partiamo dal principio. Il 24 ottobre 2019 il centro comunale di raccolta rifiuti fu chiuso dai carabinieri del Noe del comando di Caserta perché, come fecero sapere da Palazzo Ducale, furono riscontrate alcune "anomalie amministrative" che, tra le altre cose, costarono anche un avviso di garanzia al sindaco di allora Giuseppe Dell'Aversana. Due anni dopo, a fine mandato e a ridosso delle elezioni del 2021, sempre Dell'Aversana (era il 19 agosto del 2021) fece sapere che i tecnici progettisti dell'Eda, l'ente d'ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti (di cui, tra le altre cose, oggi fa parte il consigliere comunale Ernesto Di Serio), avevano comunicato al sindaco l'avvio della gara per i lavori di adeguamento e messa a norma della struttura ubicata al ridosso del campo sportivo "Ludi Atellani". Intervento possibile grazie all'arrivo di un finanziamento dell'Ente casertano di 130mila euro (che poi diventeranno inspiegabilmente € 72579,10 + 10% iva nell'importo contrattuale) , così come riporta una dichiarazione dell'allora vice sindaco con delega all'ambiente Caterina Tizzano.
Le elezioni 2021 furono vinte dal sindaco Di Mattia, la Tizzano non entrò in consiglio comunale e la delega all'ambiente passò all'assessore Gaetano Lavino che la mantiene tutt'oggi. Dieci mesi dopo la tornata elettorale, con il provvedimento numero 134 del 13 giugno 2022 sottoscritto dal responsabile Eda Loris Esarti, sono stati affidati ad una ditta di Veroli (FR) i lavori relativi alla “Realizzazione di un centro comunale di raccolta dei rifiuti urbani e assimilabili differenziati - completamento con adeguamento norme” ma quattro mesi dopo a via Barraccone non si è mossa una foglia. Il 5 ottobre, però, è stato firmato il verbale di consegna dei lavori che oggi, dieci giorni dopo, non sono iniziati.
"Il giorno 05 del mese ottobre dell'anno duemilaventidue, il sottoscritto arch. Giuseppe Peluso in qualità di direttore dei lavori, - si legge nel verbale - incaricato con Determinazione ° 185 del 23.09.2022, visto il contratto di cui in epigrafe, previo avviso trasmesso all'impresa appaltatrice con nota PEC del 04.10.2022, è convenuto sul luogo dove debbono eseguirsi i lavori, dove alla presenza dei Signori: Sig. Schiavone Arnaldo, legale rappresentante dell'impresa esecutrice; Ha proceduto alla consegna dei lavori che dovranno compiersi in 99 (novantanove) giorni naturali e consecutivi dalla data del presente verbale e pertanto cessanti il 12.01.2023. Con la scorta del progetto, e alla presenza continua di tutti gli intervenuti, il sottoscritto direttore dei lavori: ha illustrato tutte le lavorazioni da eseguirsi; ha eseguito misurazioni, rilevazioni e riscontri tali da verificare la corrispondenza fra i dati del progetto stesso e le attuali condizioni e circostanze locali; ha indicato le aree, le cave, i locali ed i mezzi d'opera concessi all'appaltatore per la esecuzione dei lavori; ha mostrato e dichiarato che l'area su cui devono eseguirsi i lavori è libera da persone e cose e, in ogni caso, che lo stato attuale è tale da non impedire l'avvio e la prosecuzione dei lavori; ha dato lettura del contratto dando tutte le spiegazioni richieste e necessarie per una giusta comprensione dei lavori. Lo scrivente direttore dei lavori, sulla scorta del cronoprogramma approvato e della citata partenza dei lavori chiede all'impresa esecutrice l'aggiornamento del cronoprogramma con le date reali. Fa altresì presente che fino a quando non sarà formalizzato il deposito dei calcoli strutturali potranno essere effettuate tutte le lavorazioni non strutturali. Il sig. Schiavone Arnaldo, come legale rappresentante dell'impresa, sulla scorta del già fornito contratto, dichiara di essere pienamente edotto di tutte le circostanze, delle lavorazioni, dei luoghi e di ogni altro aspetto facente parte del contratto; dichiara inoltra di non avere dubbi alcuni e di accettare formalmente la consegna dei suddetti lavori"
Idio Urciuoli
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