Cesa. Guida “Nessuna parentopoli nei concorsi. La minoranza perché non parla della sua parentopoli nel Puc?”
Cesa. “Leggendo le “deliranti” dichiarazioni dei consiglieri di minoranza, sul tema dei concorsi comunali, avverto la necessità di fare chiarezza. Sia perché si continua a gettare “fango” sulle persone, sia perché si gettano “ombre” anche sulla commissione esaminatrice, non conoscendo – ma di ciò non mi meraviglio – le regole per la nomina”, afferma il sindaco Enzo Guida.
“Il loro problema è che la "Parentopoli" tanto sognata non si è verificata perchè nessun familiare ha vinto. Abbiamo scoperto di avere una minoranza che, oltre ad essere assente da mesi in consiglio comunale, ha doti di “veggenza", in quanto, nel prevedere il futuro, già sa che altri comuni attingeranno alle nostre graduatorie. Noi ce lo auguriamo, perchè significa che risorse territoriali forniranno un valido supporto ad altre amministrazioni”.
Circa i "sospetti" sulla commissione, “purtroppo la minoranza ignora il meccanismo di composizione”.
“Leggi e regolamenti comunali dettano criteri rigidi per la nomina della commissione giudicatrice. È stabilito che i presidenti e componenti debbano essere dipendenti dello stesso ente che bandisce il concorso. Questa è la regola. A seconda dei casi, presidente doveva essere il nostro segretario comunale o il responsabile dell’area. Altri componenti dovevano essere altri dipendenti comunali. Poiché tra i soggetti che avevano presentato domanda vi erano parenti o affini di queste persone, si è dovuto ricorrere alla commissione esterna. I consiglieri minoranza ignorano che la nomina è effettuata, non dal sindaco o da altri amministratori, ma dal Responsabile del Procedimento, cioè un altro dipendente comunale.
In che modo? È stata inviata una richiesta agli enti locali della zona, affinchè le corrispondenti dessero la disponibilità a partecipare alle commissioni. Sono giunte pochissime disponibilità e tra quelle pervenute il Responsabile del procedimento ha scelto, nella sua autonomia, i commissari. Dunque, lo scandalo in caso consiste?”
“La minoranza, che si è contraddistinta per la sua assenza ai consigli comunali, perché non tratta un’altra Parentopoli, questa reale, che riguarda il Puc e qualche consigliere di minoranza?”.