Orta. Elezioni, Villano lavora per la candidatura di Massimo Lavino ma Giggino Ziello sembra in pole per la candidatura. Nel frattempo “Brancaccio come back”
ORTA DI ATELLA. Si stanno intensificando, negli ultimi giorni, i contatti tra gli esponenti politici locali per ridefinire gli assetti politici in vista delle elezioni comunali che si terranno durante la prossima primavera.
Un periodo, questo, in cui gli aspiranti sindaci si moltiplicano in un territorio, quello ortese, dove la difesa degli ideali politici spesso si è persa, negli ultimi anni, tra le macerie dei partiti, che ormai non esistono più, e delle liste civiche che nascono e muoiono in concomitanza con una tornata elettorale. Nel frattempo i numeri raccontano una situazione politico-amministrativa difficile e molto poco stabile che non giova al benessere della popolazione. L’ultimo ciclo amministrativo che si è concluso naturalmente è stato quello del secondo mandato di Angelo Brancaccio, iniziato nel 2001 e terminato nel 2006 (si votava con il maggioritario). Dal 2006 al 2023 cinque sindaci hanno indossato la fascia tricolore ortese ma tutti e cinque hanno concluso la loro avventura prima della fine naturale del mandato: due volte per inflitrazioni camorristiche, una volta per le dimissioni del sindaco, una volta per la mancata approvazione del bilancio e un’altra volta per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Gli scioglimenti anticipati del consiglio comunale hanno portato a lunghi periodi di commissariamento: 42 mesi solo per quelli legati alle infiltrazioni camorristiche. Nel frattempo è arrivato il dissesto finanziario, gli episodi di microcriminalità sono cresciuti in modo esponenziale e i servizi essenziali, soprattutto nelle zone di recente costruzione ma anche nel centro storico, sono praticamente nulli.
In questo clima, non facile, si stanno iniziando a tenere gli “incontri” e qualcuno sta stringendo pre accordi. Le voci di corridoio si moltiplicano, in modo direttamente proporzionale agli aspiranti sindaci, e quello che si dice oggi potrebbe non essere più valido tra qualche mese: questo è il gioco della politica. Un gioco che vede, oggi, l’ex primo cittadino Andrea Villano lavorare, secondo i rumors, insieme a Gianfranco Piccirillo per una candidatura a sindaco di Massimo Lavino, assessore alla 328 durante l’ultima esperienza amministrativa di Angelo Brancaccio. Villano sonda, valuta e medita ma da politico navigato sa che non è facile, soprattutto in questa fase embrionale durante la quale le aspirazioni di candidatura sono ancora troppe.
Gianfranco Arena, che non ha mai brillato durante questo anno all’opposizione, pare abbia espresso la volontà di ripresentarsi per la fascia tricolore senza però raccogliere particolare entusiasmo. Un’idea, la sua, inopportuna. Meno inopportuni, invece, sembrerebbero gli incontri che starebbe tenendo Vincenzo Gaudino per formare una coalizione in grado di competere alle elezioni e garantire governabilità in caso di vittoria. Se dovesse riuscire la sua sarebbe la terza candidatura consecutiva.
Per quanto riguarda l' "usato sicuro", partendo dall’operazione “Lavino” le larghissime intese di Villano (che a detta sua si può candidare ma non si vuole candidare) non sembrerebbero facili, soprattutto perché nelle ultime ore starebbe circolando il nome di Giggino Ziello che raccoglierebbe il benestare di più gruppi politici. Candidature importanti, per carità, ma niente di nuovo. Non sembrerebbe esserci all’orizzonte una svolta vera, soprattutto se venissero confermate le voci che danno un ritorno dietro le quinte dell’Highlander ortese per eccellenza: Angelo Brancaccio. Sette vite (politiche) come i gatti e la consapevolezza che una fetta di ortesi rimpiange la sua presenza. Rispetto alla sua ultima esperienza politica, terminata nel 2015, gli attori sono quasi tutti gli stessi tranne lui. Oggi è segnato dalle vicende giudiziarie, ha perso appeal e potrebbe determinare l’accensione di nuovi riflettori sul più grande dei Comuni atellani.
Idio Urciuoli