Sant’Arpino, il cordoglio della Pro Loco per la scomparsa del presidente Napolitano legato profondamente al Comune atellano

SANT'ARPINO. La Pro Loco di Sant’Arpino, attraverso il presidente Aldo Pezzella ed a nome di tutto il direttivo ed i soci, esprime il suo cordoglio per la scomparsa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, persona profondamente legata alla storia del nostro comune.

Il Presidente Napolitano, infatti, conosceva benissimo Sant’Arpino e lo frequentava assiduamente negli anni cinquanta del secondo dopoguerra, quando dirigeva la federazione casertana del Partito Comunista Italiano.

In quella veste partecipò attivamente a tante riunioni politiche intrecciando solidi rapporti di amicizia con molti santarpinesi del tempo iscritti e simpatizzanti del PCI che allora governava Sant’Arpino.

Negli anni in cui il presidente fu segretario del PCI casertano ebbe modo di conoscere attentamente la realtà socio economica della provincia portando avanti molte battaglie per rimuovere le tante problematiche che attanagliavano i lavoratori del tempo, in particolare di quelli che si occupavano della coltivazione della canapa, principale attività dei nostri territori.

Sempre il Napolitano fu tra i maggiori ispiratori e organizzatori della lista socialcomunista della “Tromba” che a Sant’Arpino vinse le elezioni amministrative del 1952 con il sindaco Amodio D’Anna.

Nel 1953 per la prima volta il presidente fu eletto Deputato del Parlamento Italiano e anche in questa nuova veste manifestò la sua vicinanza ai canapicoltori presentando - tra i suoi primissimi atti parlamentari - una proposta di legge dal titolo “ Disciplina dei canoni d’affitto di fondi rustici con corrispettivo in canapa”.

Tale iniziativa legislativa, come lo stesso Napolitano ebbe modo di confermare, si ispirava all’accordo siglato a Sant’Arpino nell’aprile del 1947 per la riduzione dei canoni di affitto in canapa.

A Sant’Arpino è ritornato a più riprese: l’ultima volta risale all’aprile del 1996, in occasione della campagna elettorale per le politiche al termine della quale entrò a far parte del Governo da Ministro degli Interni.

Anche da Presidente della Repubblica non si è mai dimenticato di Sant’Arpino: poco dopo la sua elezione ricevette al Quirinale l’ex sindaco Vincenzo Ciuonzo. 

A dicembre 2009, in occasione del convegno “Vincenzo Legnante: il Sindaco, il Giurista, lo Storico” promosso dalla Pro Loco per celebrare il sindaco Legnante nel trentennale della sua scomparsa, il Presidente Napolitano - legato all’avvocato da sentimenti di antica amicizia -  inviò una lettera a sua firma in cui esprimeva l’apprezzamento per l’iniziativa testimoniando il suo radicato legame con Sant’Arpino.  

Un’ulteriore riprova di questo profondo legame è dato dalla vicinanza alla Rassegna Nazionale di Teatro Scuola PulciNellaMente a cui ha concesso non solo l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana ma – annualmente – ha destinato anche quattro medaglie, quali suoi premi di rappresentanza, da assegnare alle opere interpretate dalle scuole in concorso.

Nel maggio del 2012 ha addirittura telefonato in diretta agli organizzatori di PulciNellaMente in occasione dell’incontro – all’interno del Palazzo Ducale - con Arrigo Levi per celebrare i 150 dell’Unità d’Italia.

Sempre nel 2012, in occasione della pubblicazione del volume “Da Atella a Sant’Arpino”, scritto da Giuseppe Dell’Aversana ed Elpidio Iorio in memoria dell’ex presidente della Pro Loco Gianni Pezzella, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricevette al Quirinale la prima copia del volume, direttamente dalle mani degli autori e dai familiari della famiglia di Giovanni Pezzella, mostrando per l’ennesima volta il suo grande legame con Sant’Arpino e la sua Comunità.

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