Orta. Muore, nessuno va a reclamare la salma che rimane in obitorio per sei mesi. Domani mattina si terrà il funerale. Pellino/Santillo:”Una storia che ci ha scosso ma che ci ha anche dimostrato i valori umani degli ortesi”
(di Idio Urciuoli)
ORTA DI ATELLA. Sarà tumulato domani mattina Renato Siciliano (nella foto), 78enne ortese deceduto il 21 settembre 2023 e la cui salma è stata “abbandonata” nell’obitorio dell’ospedale di Aversa “San Giuseppe Moscati”.
Nessuno, da quando è morto, è andato a reclamare la sua salma e di conseguenza la direzione sanitaria del nosocomio normanno, dopo diversi mesi, come da prassi, ha scritto al Comune dove risiedeva per chiedere come procedere.
“Dopo la pubblicazione dell’articolo che parlava della vicenda lunedì su Cronache di Caserta - hanno fatto sapere il sindaco Antonio Santillo e l’assessore alle politiche sociali Pasquale Pellino - la notizia si è diffusa ed è partita una “gara di solidarietà” per garantire l’ultimo saluto e una degna sepoltura al nostro concittadino. È stato davvero bello riscontrare il grande cuore della popolazione ortese. Tanti sono stati i messaggi di solidarietà da parte dei nostri concittadini, in tanti lo conoscevano, uomo mite ed educato, una persona perbene. Gli daremo tutti l’ultimo saluto, degnamente come è giusto che sia”.
L’ufficio anagrafe del Municipio si è attivato immediatamente dopo la comunicazione dell’ospedale per cercare parenti diretti che non sono stati trovati. Domani alle 10 e 30 si terrà il rito funebre al cimitero, celebrato da don Paolo Gaudino, che precederà le operazioni relative alla tumulazione. Siciliano, che non risultava coniugato, era conosciuto negli esercizi commerciali della centrale via Toscanini, dove si recava per fare gli acquisti quotidiani, come un uomo semplice, pacato.
“È una storia che ha scosso profondamente tutti noi ortesi - hanno sottolineato il primo cittadino e il componente dell’esecutivo di via Petrarca - ma che allo stesso tempo ci ha dato conferma che i valori umani caratterizzano in modo predominante la nostra comunità, attenta agli anziani che rappresentano la nostra storia e la nostra memoria del passato. Ricordi a cui dobbiamo dare maggiore attenzione, perché chi dimentica il passato difficilmente può guardare al futuro”.
C’è da sottolineare che, per una coincidenza, la firma degli incartamenti burocratici per il ritiro della salma dall’obitorio dell’ospedale e la sepoltura è avvenuta ieri, 8 marzo, nel giorno in cui Siciliano avrebbe compiuto settantanove anni.