Sant’Arpino. La Grande Bellezza della terza edizione della Festa di Sant’Aloja sono stati gli instancabili ragazzi della Junior Comic
(di Idio Urciuoli)
SANT'ARPINO. Ha fatto registrare un bilancio positivo la terza edizione della Festa di Sant'Aloja organizzata da Mimmo Limone insieme all'associazione Meddis con il patrocinio del Comune di Sant'Arpino.
Un risultato, quest'anno, non "scoppiettante" come l'anno scorso ma comunque positivo, arrivato nonostante la concomitanza di una serie di eventi nei dintorni e nonostante l'ostruzionismo da parte di alcune realtà associative del territorio che hanno dato forfait: la gente ha partecipato lo stesso, soprattutto sabato, e si è divertita "con leggerezza" grazie all'intrattenimento messo in piedi da Limone che lavora alacremente per tenere vivo il paese e offrire qualche momento di svago alla comunità. E solo per questo dovrebbe essere maggiormente affiancato e aiutato.
Numerose le performance calendarizzate nel weekend: musicisti, attori e performer hanno riempito gli spazi dell'area intorno al vicolo dove, oltre all'area "Food", sono state allestite anche delle corti private (a onor di cronaca poche rispetto agli anni scorsi) e dove per tutta la durata della manifestazione si potevano incontrare alcuni bizzarri personaggi come le quattro maschere dell'Atellana (Maccus, Pappus, Buccus e Dossenus), "o scartellato", " 'o Munaciell" e i componenti della Banda di Pulcinella che hanno suonato ininterrottamente per tutta la durate della kermesse che ha fatto registrare un'elevata partecipazione per l'area ballo "liscio" animata da Umberto Fiordispino alla console e dalle maestre Emanuela Orsini, Nancy Dance, Elena Romano e dagli allievi della scuola di ballo di Sant'Arpino "Terry Dance".
La grande bellezza della terza edizione della Festa, però, sono stati i giovanissimi componenti della compagnia "Junior Comic" che si sono fatti in quattro per dare una mano e fare qualcosa di buono per il paese. La targa al merito di Sant'Aloja andrebbe a loro che hanno materialmente allestito le spettacolari scenografie realizzate da Teresa Coppola e dalle volontarie dell'associazione Meddis, hanno animato tutte e tre le serate e sono anche andati in scena ripetutamente con un'originale e interessante rivisitazione della Fabulae Atellane. A differenza di molti altri hanno interpretato perfettamente lo spirito associazionistico: stare insieme per il piacere di stare insieme e per divertirsi. Straordinari.