Orta. Dalla terra delle maschere al teatro Augusteo, il giovanissimo ortese Biagio Bove sabato e domenica andrà in scena nell’opera “Il Giardino Giapponese”

ORTA DI ATELLA. Debutterà sabato al teatro Augusteo di Napoli il giovane attore ortese Biagio Bove nell'opera "Il giardino giapponese" scritta e diretta da Crescenzo Autieri.

11 anni e una passione sconfinata per il teatro nata da quando, nel 2022, è stato a vedere uno spettacolo al cinema. "L'anno scorso ho deciso, dopo aver visto uno spettacolo con la mia famiglia, di iscrivermi alla compagnia teatrale "Dietro le Quinte" diretta dal Maestro Autieri. - ha fatto sapere il giovanissimo attore atellano - Fare teatro mi è sembrato subito naturale, sul palcoscenico mi sono sentito come a casa fin dalla prima volta".

Quello a cui prenderà parte nel weekend nella struttura di Napoli - piazzetta Duca D'Aosta non è un'opera semplice: lo spettacolo, in due atti, coinvolge oltre settantacinque attori e sarà accompagnato da un'imponente scenografia che farà da scenario al tracciato, a tratti autobiografico, dell'autore. Autieri porta sul palcoscenico del "giardino giapponese" il passato e il presente alternando i ricordi ai sogni attuali.

"Il mio ruolo è il protagonista da piccolo. - ha sottolineato Bove - Portarlo in scena la prima volta per me ha rappresentato la realizzazione di un piccolo sogno, conservo nel cuore la grande disponibilità di tutti gli attori che ho conosciuto. Credevo fosse finita l'avventura e invece dopo pochi giorni mi hanno comunicato che lo spettacolo sarebbe andato in programmazione all'Augusteo; sono esploso di gioia, non me l'aspettavo!"

"Facciamo un grande in bocca al lupo al nostro giovane concittadino. - hanno fatto sapere il sindaco Antonio Santillo e l'assessore Pasquale Pellino - Non è cosa di tutti i giorni percepire in un ragazzino di 11 anni una grande passione per qualcosa che non abbia niente a che fare con i social network e il mondo virtuale. La nostra terra ha un importante tradizione teatrale che affonda le radici in 2mila anni di storia durante i quali le fabulae atellane hanno accompagnato e ci continueranno ad accompagnare grazie ad un'arte, quella del teatro, di cui andiamo particolarmente fieri ed orgogliosi"

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