Sant’Arpino. Ritardi lavori cimitero, i concessionari:”Ci venga consentito di visitare i nostri cari senza disagi, in caso contrario procederemo per vie legali”
SANT'ARPINO. Procollata, in data 21 ottobre, una missiva indirizzata al sindaco Ernesto Di Mattia, all'assessore con delega al cimitero e al responsabile dei servizi cimiteriali da parte di 21 privati concessionari delle cappelle gentilizie dell'area nuova del cimitero interessata, negli ultimi mesi, da alcuni lavori di riqualificazione.
"Oggi, nel mese di Ottobre 2024, ai concessionari delle cappelle gentilizie del "nuovo Cimitero" di Sant'Arpino, - si legge nella missiva - dopo sei mesi dall'inizio dei lavori di mesa in sicurezza dello stesso, non è dato sapere quale sarà lo stato finale delle cappelle cimiteriali alla consegna dei lavori e in che condizioni verranno consegnate le cappelle gentilizia ai legittimi concessionari.
Una cosa è certa li nuovo Cimitero versa in uno stato di inarrestabile degrado, una condizione che genera condizioni di estremo disagio per i cittadini che cercano uno spazio decoroso per visitare i propri cari. Una degradazione iniziata nel lontano 2010, i cui segnali sono stati consapevolmente ignorati dai titolari degli obblighi di vigilanza e controllo.
È bene ripercorrere brevemente le vicende che inducono, ancora una volta, a rivolgersi alle Autorità per comprendere quale strada si intenda percorrere.
Nel 2021 si presentava l'istanza avverso l'ordinanza settoriale n . 5/2021, con cui era stata disposta la chiusura del nuovo Cimitero per operazioni di messa in sicurezza a causa dei progressivi dissesti ai "nuovi loculi". In quell'occasione, il responsabile dell'Area VI Tecnica, precisava che, sebbene i lavori di ampliamento del Cimitero Comunale fossero stati ultimati nel 2009, già dal 2011 pervenivano istanze di sopralluogo per dissesti dovuti a cedimenti della pavimentazione.
Nel Marzo 2024 li Comune di Sant’Arpino, con avviso a firma del Sindaco Ernesto Di Mattia, chiedeva la partecipazione dei proprietari delle cappelle gentilizie del nuovo Cimitero alla riunione del 06.03.2024 per indicare i criteri e le modalità per lo svolgimento dei lavori per la messa in sicurezza delle suddette Cappelle. Lavori di "messa in sicurezza" i cui progetti esecutivi sono stati approvati con due Delibere di Giunta Comunale (nn. 85 e 86 del 1Agosto 2023).
A tal proposito, è utile richiamare la relazione tecnica generale redatta nel rispetto della determina del Responsabile dell'Area Lavori Pubblici - Manutentiva n. 106 del 27.06.2023.
Si tratta di una relazione a corredo del progetto di livello esecutivo dell'intervento di "eliminazione pericolo dovuto la dissesto delle murature di tompagno e tramezzatura delle cappelle, mediante la demolizione delle predette murature " (cfr. pag. 7 e 8).
La relazione prevede al demolizione manuale dei muri di tompagno rivestiti id tufo e il rifacimento completo dell'impermeabilizzazione del lastrico solare esistente, per eliminare le infiltrazioni di acqua piovana.
Inoltre, precisava che "Solo successivamente ovvero quando l'amministrazione Comunale intercetterà un nuovo finanziamento si procederà, eventualmente, all'adeguamento strutturale e funzionale della struttura esistente, nonché alla ricomposizione delle cappelle gentilizie con la ricostruzione di muri divisori e tompagnature. Il presente intervento è coerente con il progetto di fattibilità tecnica ed economica in quanto contiene lavorazioni che, oltre all'eliminazione di un pericolo in atto, sono necessarie e propedeutiche agli interventi in esso programmati.”
Quindi dall'esame dei progetti esecutivi si evince che verranno demolite tutte le strutture secondarie (tamponature, tramezzature, rivestimenti in tufo ed in marmo, ec.) che possono generare condizioni di pericolo a seguito dei citati cedimenti con l'inevitabile epilogo della consegna ai legittimi concessionari di un'opera cimiteriale completamente diversa da quella iniziale e prevista dalle convenzioni sottoscritte tra i cittadini e l'Ente Comune.
Ad oggi per questi lavori che hanno avuto inizio ci è giunta voce della possibilità di apportare una "variante" al progetto esecutivo approvato. Poiché si ritiene che già una volta, in violazione degli obblighi di correttezza, i concessionari non sono stati adeguatamente informati e coinvolti in merito agli interventi previsti crediamo che sia diritto dei concessionari che hanno stipulato una regolare concessione - contratto e che hanno regolarmente pagato le somme di denaro richieste, avere non sol contezza degli interventi che si intende eseguire ma di essere coinvolti nel processo decisionale delle attività da svolgere per avere al certezza di un unico obiettivo: il ripristino dello stato dei luoghi e la ricomposizione delle cappelle gentilizie nella loro interezza.
Se è stata intrapresa l'esecuzione dei lavori, nei termini indicati dal progetto esecutivo, quali sono le ragioni che spingono a elaborare una variante?
Probabilmente sono emersi i segni di debolezza di un intervento che fondato esclusivamente sull'urgenza di arginare il rischio idrogeologico, non risolve problematiche gravissime nascoste.
Ormai sembra chiaro che al termine dei lavori verranno consegnate ai cittadini non più delle cappelle ma dei loculi con spazi antistanti neanche rifiniti e questo in totale violazione di quanto previsto dalle convenzioni stipulate.
Ormai è chiaro che si intende rimandare la ricostruzione delle cappelle a seguito di un possibile futuro finanziamento.
La preoccupazione principale di noi cittadini è che essendo noti i tempi biblici per l'intercettazione di un finanziamento adeguato, per la progettazione e l'esecuzione dei lavori di ripristino li rischio che il nuovo Cimitero rimanga in condizioni pietose come quelle attuali è realtà.
Pertanto, è una necessità che a valle dei lavori e di quelli previsti dall'ipotetica variante il "nuovo Cimitero" venga consegnato nella condizione pari a quella iniziale che consenta ai cittadini di visitare i propri cari senza disagio. In caso contrario, si procederà per vie legali, affinché i responsabili rispondano dei danni causati dal loro inadempimento o inesatto adempimento in fase di costruzione, nonché dell'omissione rispetto ai doveri di vigilanza e controllo.
Distinti saluti"