Sant’Arpino. Asilo nido. La replica dell’assessore Di Monte. ” Il puparo con incapacità genitoriale ed i suoi pupi”
Sant'Arpino. L'assessore Loredana Di Monte replica ai consiglieri comunali che ne hanno chiesto le dimissioni a seguito della mancata partenza del servizio mensa all'asilo nido.
"Mercoledì- scrive l'amministratrice in una nota- nello sfogliare facebook fatto alquanto strano mi sono soffermata su un articolo pubblicato da AtellaNews corredato da una foto di alcuni soggetti. Ma era il titolo ad attirare la mia attenzione, e quella dei lettori. I soggetti in questione mi invitavano “a dimettermi per manifesta incapacità….”
Incuriosita mi sono dilungata nella lettura dell’articolo, deducendo che lo stesso dimostrava inequivocabilmente l’assoluta carenza di conoscenza, l’inadeguatezza e la deficienza politico-amministrativa dei soggetti di cui sopra.
Mi corre l ‘obbligo di rendere edotti i lettori, nonché i fan di quanti mi invitano alle dimissioni, che se si tratta di incapacità mi duole precisare che uno degli autori della richiesta di dimissioni è munito di incapacità genitoriale. A lui non posso che riservare tutto il mio biasimo in quanto evidentemente pur essendo padre di fatto non è certamente un …genitore, termine per lui troppo grosso e alto. Il puparo ha prole sparse ovunque ma non esercita la genitorialità mentre i pupi, evidentemente, non hanno mai esercitato la genitorialità alla luce di quanto hanno scritto e sottoscritto ..
Ma veniamo al contenuto.
Si parla di partenza asilo nido con contestuale servizio mensa…Beh che dire!
Evidentemente parlano privi di conoscenza e competenza in quanto l’asilo nido è frequentato da bimbi di età compresa fra i 3 ed i 36 mesi…..Tutto ciò cosa vuol dire? Vuol dire che hanno bisogno di inserimento!!! Povera Maria Montessori si sarà rivoltata nella tomba…..
Bisogna precisare che l’inserimento o ambientamento che varia di qualche settimana all’inizio. Ad esempio all’inizio i bambini frequentano solamente per due ore al giorno per poi arrivare a stare in classe per l’intera giornata . Per alcuni bambini l’inizio dell’esperienza scolastica rappresenta un trauma, per altri è un mondo nuovo che si spalanca davanti ai loro piccoli occhi. Si rende, quindi, necessario, un percorso graduale che agevoli il distacco dei bambini dalla famiglia, situazione che presenta, comunque, qualche problema. Il bambino ad esempio deve abituarsi a condividere il tempo e i giochi con degli sconosciuti, ad avere nuovi punti di riferimento diversi dai genitori o dal fratellino o cuginetto con cui ha passato finora i momenti di svago. Il tutto nel modo meno traumatico e più naturale possibile.
Alla luce di quanto sopra come si può ipotizzare di iniziare subito con il servizio mensa?
Quindi è evidente chi chiede perché non abbia avuto inizio il servizio mensa non ha contezza delle situazioni …conoscenza delle reali esigenze di bambini e famiglie, nonostante abbia amministrato….
A questo punto mi vien da pensare che sono i miasmi che stanno investendo l’area atellana a non farli rendere conto su quanto hanno scritto e voglio pensare che non l’abbiano pensato veramente perché quanto affermato è di un gravità inaudita priva di conoscenza….
Ho, quindi, sentito l’esigenza nonché l’urgenza di rispondere, e illuminare qualcuno, in quanto varie volte sono stata attaccata ma non ho mai voluto rispondere in quanto li ho sempre compresi pensando che hanno bisogno di far vedere che esistono ancora.
In merito all’aumento della retta li invito a vivere il quotidiano rendendosi conto dell’inflazione.
Vi auguro buona vita e vi informo che non replicherò più in alcun modo, perché rispondere ad amministratori che non sono edotti su regole elementari e basilari mi renderebbe infelice, in quanto starei sprecando tempo, sottraendolo a cose più importanti!".