Succivo, pubblicata la nuova raccolta poetica di Antonio Tanzillo “Le liane del cuore”
Succivo E’ uscita da pochi giorni la nuova raccolta poetica di Antonio Tanzillo, presidente della sede di Atella “A.Fratta” di Archeoclub d’Italia, dal titolo “Le liane del cuore” (Casa Editrice Kimerik).
Tanzillo, cinquantatreenne di Succivo, ha già pubblicato due libri di poesie: Dentro il tempo della vita (Giannini Editore, Napoli, 1992) e Orme spezzate (Giannini Editore, Napoli, 1994). Ha partecipato a numerosi concorsi di poesia a livello nazionale riscuotendo sempre lusinghieri successi. È stato ospite del Prof. Eugen Dorcescu della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Timisoara e della Casa di Cultura Italiana a Bucarest in Romania in occasione degli scambi culturali organizzati dai Ministeri della Cultura Italo/Rumeni. Ci regala, dunque, nuove parole, nuove emozioni con “Le liane del cuore”.
Un libro che sin dalla copertina si mostra accattivante per la piena espressione di colori naturali e la sua vivacità visiva. Un cielo sereno è sempre viatico di infinito e di coinvolgente serenità. Non male anche il titolo che come sottolinea l’autore “comprende il messaggio che nella sua immediatezza porta al naturale ambito del poeta: il cuore. Ogni cosa porta al cuore se al centro c’è l’uomo e la sua umanità. La scelta del titolo, poi, poggia su di un assioma che è connaturante al poeta: la libertà di esprimere i propri stati d’animo e di farli arrivare a tutti, la loro relata universalità descrive l’uomo e l’umano nelle sue forme e pieghe, come tante liane che aiutano ad arrivare ai suoi significati, dove al centro c’è sempre il cuore. Il poeta, a sua volta, è costretto a ridurre nella parola il suo immenso sentire: risulterà felice una intel-lettura, un leggere dentro la parola, per trovarci tutto quello che porta a costruire sublimi poesie”.
Ma quando e come nasce "Le liane del cuore"? “E’ stato - aggiunge Tanzillo - un parto che definirei naturale, nel momento in cui ho sentito mia la sostanza lirica esprimersi ed imporsi ho deciso che era arrivato il tempo della sua nascita. Per me scrivere appartiene al mio quotidiano e diventa naturale farlo in ogni dove e dove posso mettere su di un foglio la mia penna sempre pronta a cogliere sensazioni e stimoli che altrimenti non arriverebbero in altri tempi e modi. Tanti mi chiedono sulla opportunità di scrivere oggi di poesia, ed io rispondo sempre che oggi più che mai il mondo ha bisogno di stupore, di incanto e quindi di poesia. La poesia del cuore, arriva a tutti. Nel contempo mi piace tutto quello che è espressione del libero pensiero e umana arte. Sono elementi che edificano il mondo. Al contrario non mi piace il sussiego e la banalità. Sono elementi che distruggono il mondo”.
Tanzillo che è molto attivo sui social, il suo profilo è “Antonio Tanzillo Libero Pensatore”, precisa che di Facebook fa “un uso cosciente perchè nel suo accesso alla globalità del mondo è una opportunità che non va sciupata ma valorizzata per la sua immediatezza nella inter-conoscenza”. Alla domanda su ciò che intende trasmettere con la sua poesia risponde: “la speranza è quella di trasferire attraverso i miei versi quella serenità anche di un momento, un momento, però, che diventa eternità. “Omnia munda mundis”, “tutte le cose sono pure per i puri…””.
Andrea Russo, appassionato e competente studioso di storia locale, nella sua introduzione a “Le liane del cuore” ha tra l’altro scritto: “In questi tuoi componimenti la ricerca si fa insistente, precisa e scientifica, e diventa un habitus mentale oltre che comportamentale, risultando sempre tesa a scandagliare e ad incidere, ad esaminare e analizzare temi e problematiche di vita e storia dell’umana progenie, dell’uomo di oggi come del passato, spinta com’è ognor più, tale ricerca, a trovare risposte… che possano dare soluzione ad interrogativi eterni o, se si vuole, vecchi quanto lo è la storia umana. La tua poesia, dunque, caro Antonio, si presenta al lettore – e per me così va letta – come origine e madre di una visione poetica essenziale e rigenerante, e questa, a sua volta, deriva da quel mondo composto e da te già metabolizzato, trovando in esso fondamento, di una filosofia natural/religiosa/umana che ha il sapore e la forza dell’antico e del moderno, al tempo stesso, ma che sembra giustificarsi in una proposizione di natura antropologica, la quale, quando tocca le corde dell’animo, si rigenera e diventa viva, appalesandosi fresca e comunicata in maniera netta, sincera e profonda”.
Nei prossimi giorni sarà annunciata la prima tappa delle presentazioni pubbliche della raccolta poetica “Le liane del cuore”.