Sant’Arpino, Alleanza Democratica:”Per gli amici di Sant’Arpino al Centro: chi è che vota con la maggioranza?”
Sant'Arpino. Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo politico "Alleanza Democratica per Sant'Arpino".
Dopo la festa del Santo Patrono, nel corso della quale abbiamo condiviso con tutti i cittadini una sana e festosa serenità, ci corre l’obbligo riprendere alcuni argomenti sollevati dai nostri “amici al centro”, anche in vista del prossimo Consiglio Comunale che si preannuncia molto importante e delicato.
Tutti sanno che il meccanismo democratico si regge su un rapporto ben definito, che vede, da una parte, la “maggioranza” governare e prendere le decisioni e, dall’altra, la “minoranza” vigilare e controllare l’operato della prima. Si può dire, pertanto, che se l’essenza della democrazia è la “maggioranza”, la sua legittimazione, però, gli deriva dalla “minoranza”.
Chiediamo scusa per queste ovvietà, note a tutti, ma riteniamo importanti tali premesse, anche per spiegare l’imbarazzo dei nostri colleghi di opposizione nell'essere additati, a furor di popolo, quali “trasformisti e voltagabbana”, … se non addirittura, da qualcuno, … quali … “rinnegati”.
E’ molto difficile, infatti, accettare l'atteggiamento “collaborativo” da parte di chi dovrebbe, invece, “vigilare e controllare”: perché, la “collaborazione”, tirata all’estremo, sfocerebbe nella ”condivisione”, ed, infine, nella “fusione”, che decreterebbe la fine della democrazia per il venire meno della sua legittimazione, e cioè della “minoranza”, spalancando le porte ai “regimi”, così come storicamente già avvenuto.
E, francamente, trasformare Dell’Aversana in un “RAS”, non abbiamo ne la voglia ne il tempo, in assenza, oltretutto, di qualsiasi presupposto soggettivo ed oggettivo.
C’è da dire, tuttavia, che la lusinga, utilizzata ad ogni piè sospinto, circa l’opposizione “responsabile” (da parte di chi non ha titolo alcuno nell’attribuire patenti di “responsabili” !!!), sono tipiche di quella strategia subdola ed infida del “divide et impera”, adottata da chi ha facile gioco nel seminare zizzania tra gli avversari, facendo balenare possibili “contentini” … riservati, però, soltanto ad alcuni.
Con questo non vogliamo dire che “Sant’Arpino al Centro” abbia ricevuto delle proposte da Dell’Aversana, anche perché quest’ultimo dovrebbe inevitabilmente dare conto alla sua maggioranza, fatta di personaggi che difficilmente accetterebbero di fare posto ai “tavoli delle spartizioni”, anzi, … ci meravigliamo come politici navigati possano, anche solo per un attimo, aver ceduto a tali lusinghe.
Andrebbe, comunque, chiarita la solerzia con cui la compagine di Elpidio Maisto partecipa agli incontri con Dell'Aversana, che è inversamente proporzionale alla disponibilità che riserva agli incontri con noi di Alleanza Democratica, in quanto, a tutt'oggi, non abbiamo avuto ancora il piacere di uno scambio di opinione.
Non deve meravigliare, pertanto, se, in occasione della richiesta di sottoscrizione del Consiglio Comunale Aperto per discutere sulla Multiservizi, avanzata nell'autunno scorso da parte di “Sant'Arpino al Centro”, non ci sia stata da parte nostra una adesione solidale, in quanto, la correttezza istituzionale avrebbe richiesto un pur minimo accordo preventivo, che avrebbe permesso, anche, di superare eventuali pregiudizi sulle vere motivazioni che erano all'origine della richiesta, che vanno ricercati negli impegni elettorali assunti dai “centrini” nei confronti dei dipendenti della Multiservizi e volentieri avremmo dato un contributo per togliere d'impaccio Brasiello e gli altri, i quali ben avvertivano il peso delle responsabilità in ordine alla gestione dell'azienda in house.
Per questo non riusciamo a “digerire” il voto favorevole per lo scioglimento della Ecoatellana ed è perfettamente inutile accampare giustificazioni in ordine alla impossibilità di un suo recupero, le quali, se sono comprensibili in un Dell'Aversana, che essendo dipendente statale, non capisce niente di problemi aziendali, non sono affatto accettabili, invece, da parte di un Brasiello che conosce perfettamente tutto l'excursus della Multiservizi e non riesce ad essere credibile nemmeno quando prova a bacchettarci sfidandoci a trovare il famoso MILIONE per la ricapitalizzazione, dimenticando che quel milione non è affatto capitale da ripristinare, ma CREDITI da incassare nei
confronti del Comune.
Dobbiamo confessare, comunque, che quello che ci ha reso veramente inviso i “centrini”, in uno con buona parte della cittadinanza, è stato l'altro voto favorevole, con il quale si è decretato il ritorno di “Equitalia” sul territorio di Sant'Arpino, definito addirittura “obbligatorio”.
Diciamo, subito, agli amici che questo non è vero affatto e le informazioni date sono false e tendenziose e destituite di ogni fondamento giuridico, in quanto non è affatto obbligatorio, a legislazione vigente, impiegare l'ex Equitalia nell'attività di riscossione dei ruoli, potendo benissimo, gli enti locali, utilizzare i propri uffici per fare ciò (art. 2 co.2-3 D.L. 193/2016).
Vero è, invece, che tale decisione mette a nudo il fallimento del progetto di gestione e riscossione in house dei tributi posto in essere da Dell'Aversana con l'assunzione della super-esperta dott.ssa Iovine.
In tale occasione sembra che gli amici di “Sant’Arpino al Centro” abbiano usato la benda per non vedere. E la benda l'hanno usata in diverse occasioni, pur di tutta evidenza, come:
- quando abbiamo rimesso il dibattito istituzionale sui binari giusti di correttezza e trasparenza, obbligando Dell’Aversana e la Tinto ad un maggior rispetto delle prerogative dei consiglieri di opposizione, tanto da indurci ad assentarci dal Consiglio Comunale del 27/12/2016 … ed in quella occasione non abbiamo ricevuto alcun gesto di solidarietà;
- quando abbiamo contestato l'irregolare compilazione di importanti e fondamentali documenti contabili e dei bilanci, … nemmeno un accenno di condivisione;
- quando abbiamo smascherato Dell’Aversana sui debiti del Comune e sulla gestione più che fallimentare di sei mesi di amministrazione, … nemmeno una interrogazione.
In merito, poi, alla invettiva sulla questione IMU, … vi confessiamo che ha suscitato in noi molto imbarazzo … per l’enorme menzogna riportata a caratteri cubitali, che, per carità di patria, preferiamo attribuire ad una svista, perché mai e poi mai ci saremmo permessi di aggravare le già precarie condizioni economiche della stragrande maggioranza dei cittadini, … che solo Dell’Aversana non vede, per la sua “miopia” sociale e politica.
Ebbene, il nostro voto favorevole alla delibera n. 8 del 16/03/2017 era relativo all’adeguamento del VALORE VENALE DELLE AREE FABBRICABILI PER L’IMU 2017, rilasciato a fronte di una relazione del responsabile area-tecnica, arch. D’Angelo, sia perché erano valori venali desunti dai rogiti dei notai, quindi già utilizzati, e sia per scoraggiare eventuali tentazioni speculative.
Il riferimento, poi, all’altra votazione relativa all’IMU, quella della delibera n. 14 del 11/04/2017, che modificava le aliquote dal 2018, Iolanda Boerio e M.Rosaria Di Santo non parteciparono al voto, … mentre si astennero gli amici “centrini” !!!
Domanda: … chi è che vota con la maggioranza ?
… E, soprattutto, come si comporterà “Sant’Arpino al Centro” nel prossimo Consiglio Comunale sulla proposta di Dell’Aversana di avviare la procedura di riequilibrio pluriennale, che comporterà per i cittadini di Sant’Arpino un futuro all’insegna di lacrime e sangue ?
Concludendo, possiamo certamente affermare che errori sono stati commessi, … dall’una e dall’altra parte, … diversamente Dell’Aversana poteva pure invecchiare facendo il professore di matematica, concedendosi qualche sproloquio culturale, di tanto in tanto, … e sarebbe finito lì. Invece, lo dobbiamo vedere nuocere al paese come sindaco, come assessore al bilancio ed ai tributi, come assessore alla cultura e come presidente del CODI.