Veleno, arriva al cinema il film denuncia sulla Terra dei fuochi
A partire da questo weekend sarà proiettato nelle sale cinematografiche “Veleno”, il filma che racconta la terra dei fuochi.
La pellicola del regista Diego Olivares, prodotta da Bronx Film, Minerva Pictures e Tunnel Produzioni è stata presentata alla settimana della critica della Mostra del cinema di Venezia. Nel cast Massimiliano Gallo, Salvatore Esposito, Luisa Ranieri, Gennaro di Colandrea, Miriam Candurro, e la partecipazione straordinaria di Nando Paone.
Le musiche sono di Enzo Gragnaniello, Marco Messina, Sasha Ricci (99 posse).
Veleno porta in scena il dramma di un territorio violato, contaminato dai veleni che criminali senza scrupoli hanno disseminato in buona parte del casertano. In un piccolo centro di quella provincia, un'umile famiglia di agricoltori rifiuta di lasciare che i suoi terreni diventino una discarica a cielo aperto. Cosimo Cardano (Massimiliano Gallo) e sua moglie Rosaria (Luisa Ranieri) lottano contro la piaga dei rifiuti tossici, senza lasciarsi piegare dalle minacce e ripercussioni da parte di alcuni esponenti della camorra, tra i quali il giovane avvocato Rino (Salvatore Esposito). Se la coppia non vuole staccarsi dalle proprie radici, né abbandonare la terra a un potere mafioso che corrompe e distrugge, Ezio, fratello di Cosimo, e sua moglie accettano di essere complici della devastazione dei loro territori, attratti da facili guadagni e spaventati dalle conseguenze di un'opposizione. A complicare ulteriormente le cose è la grave malattia di Cosimo causata dal veleno che contamina l’acqua, i raccolti, il bestiame. La storia di Cosimo diventa la sintesi delle piccole e grandi contraddizioni di una terra abbandonata a se stessa, dove l’unico potere riconosciuto è quello criminale.
“Uno sguardo dal basso- racconta Diego Olivares- per raccontare uno squarcio di vita di una famiglia di contadini in un piccolo paese del casertano . Ciò che li accomuna tutti è proprio quel veleno che dalla terra arriva alle piante, all’acqua, ai corpi e dunque spesso finisce per corrompere anche gli animi”.