Orta di Atella sommersa dall’immondizia: l’emergenza rifiuti diventa preoccupante
Orta di Atella. Strade piene di rifiuti e, in qualche caso, portoncini inaccessibili per i sacchetti dell'immondizia accumulati che ostruiscono i passaggi pedonali. Così si presentava Orta di Atella questa mattina, una città in piena emergenza rifiuti.
Emergenza partita il 16 dicembre scorso con l'arrivo in Comune del documento del consorzio Ci.te (vincitore della gara d'appalto per il servizio di raccolta rifiuti) in il consorzio, adducendo un credito vantato tale da far considerare il Comune di Orta di Atella gravemente inadempiente, diffidava lo stesso al pagamento della somma vantata entro 15 giorni e comunicava la sospensione unilaterale del servizio ex art 1460 del C.C. in caso di mancato pagamento. Il 20 dicembre il consorzio Cite comunicava che a decorrere dal 21 dicembre si sarebbe limitato solo ad effettuare le prestazioni essenziali. Il giorno dopo, il 21 dicembre, il settore ambientale del Comune di Orta di Atella diffidava il Consorzio a voler effettuare tutte le attività previste dal contratto trattandosi di un servizio pubblico essenziale necessario per la salvaguardia della salute pubblica. Il 22 dicembre il consorzio rispondeva alla nota del settore ambiente ribadendo la sospensione del servizio e preannunciando di adire il giudice per la risoluzione coattiva del contratto. Il 22 dicembre Il dirigente del settore finanziario e il dirigente dell'area tecnica di Orta di Atella, a seguito di un controllo sulla documentazione presentata dal consorzio hanno appurato che il credito risultante è di gran lunga inferiore a quello richiesto dal consorzio e che, inoltre, sarebbe riferito in parte a crediti presunti non dovuti e in parte a crediti certificati con scadenza successiva al 31 gennaio 2018. Il 27 dicembre il Comune diffidava ulteriormente il Consorzio Ci.te a riprendere ad horas lo svolgimento del servizio ma, nello stesso giorno, il consorzio confermava la sospensione del servizio. Il 29 dicembre il Commissario Straordinario, Vincenzo Lubrano, affidava ad un consorzio con sede in Pagani il servizio straordinario di rimozione dei rifiuti giacenti sul territorio comunale per 5 giorni al prezzo di 7mila 500 euro al giorno oltre iva. C'è da evidenziare, infine, che gli operatori ecologici che prestavano servizio per il consorzio Ci.te continuano ad essere in protesta all'esterno del Comune (che è presidiato da polizia e carabinieri) in via Petrarca poichè sono in ferie forzate e non percepiscono lo stipendio da diversi mesi.
imfu