Cesa. Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo politico cesano “Cesa C’è”.
Abbiamo letto con interesse e curiosità i comunicati ufficiali dell'Amministrazione comunale sulla raccolta parziale dei rifiuti e sulle contestazioni fatte alla società DHI SpA dal responsabile dell'Utc di Cesa, “per giungere alla applicazione delle penalità previste dal contratto di appalto”.
Pochi minuti fa abbiamo appreso via social la convocazione per domani alle ore 10.00, presso la sede comunale, della società “al fine di risolvere le problematiche emerse in materia di raccolta rifiuti”.
Quattro giorni di disservizi, quattro comunicati e nemmeno una parola per i lavoratori che si occupano della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade a Cesa.
Uomini, cittadini e contribuenti (che pagano le tasse come tutti noi) che in 80 giorni di lavoro hanno percepito la miseria di appena 700 euro.
Stiamo prendendo nota delle giuste lamentele dei cittadini ai quali l'Amministrazione e l'ufficio comunale preposto devono rendere conto della difficile situazione che si è venuta a creare.
Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità ma ci teniamo a chiarire subito un aspetto importante di questa vicenda che non è emerso dai comunicati: i lavoratori non stanno facendo alcun capriccio e non sono dei lavativi.
La loro protesta è legittima ed è figlia di mesi e mesi di lavoro in condizioni difficili a bordo di automezzi tutt'altro che in buone condizioni e senza una decorosa sede operativa sul territorio di Cesa prevista dal contratto per il servizio integrato di igiene urbana e ambientale.
Se le strade di Cesa non sono state invase dai rifiuti ogni volta che le maestranze impiegate sul cantiere dei servizi Ambientali del Comune di Cesa hanno dovuto attendere per ricevere il sudato stipendio è solo per il loro attaccamento al lavoro e al paese e per la disponibilità e la buona volontà mostrate unitamente al responsabile di cantiere Marcellino Fabozzi.
In una delle note stampa dell'Amministrazione è scritto testualmente: “considerato che la situazione è divenuta ormai insostenibile, si sta ipotizzando la risoluzione del rapporto contrattuale, previa verifica della sussistenza delle condizioni giuridiche”.
Staremo a vedere. E' giunto il momento di far sapere ai cittadini quello che non è stato rispettato del Capitolato speciale d'appalto, cosa ha rilevato l'Utc nell'esercizio dell'attività di vigilanza e del potere ispettivo che gli competono e perché solo ora stanno emergendo tutte queste criticità.
Cesa C'è chiede chiarezza all'Amministrazione e agli uffici competenti, nell'interesse dei cittadini che meritano un paese pulito a fronte delle tasse che pagano e delle maestranze DHI la cui dignità non può essere né spazzata né smaltita né calpestata.