Sant’Arpino. Riceviamo e pubblichiamo da Iolanda Boerio consigliere comunale del gruppo “Alleanza Democratica per Sant'Arpino”.
Dopo la diffusione di fake news, riguardanti un documento portato in commissione Trasparenza al comune di Sant'Arpino, dalla consigliera di opposizione Iolanda Boerio, la stessa esponente di Alleanza Democratica, ha voluto precisare quanto accaduto senza lasciare che sciacalli potessero diffondere nuovamente notizie false e fuorvianti.
Questo le parole della Boerio: «
Scrivo questa lettera in relazione ad un articolo pubblicato in data 19 Febbraio 2018 dal titolo "Vertice di maggioranza sul caso determina 230".
In detto articolo si insinuano dubbi e sospetti sull'operato della sottoscritta in qualità di consigliere comunale in relazione ad una precisa circostanza.
E' doveroso precisare che, detta delibera "determina 230" da me prodotta in seno alla Commissione Trasparenza del Comune di Sant'Arpino, è solo la punta di un iceberg di una vicenda nata con un esposto inoltrato dall'ex Presidente Francesco Pezone ai Carabinieri di Sant'Arpino in data 28.12.2017.
In quest'ultimo si denuncia un prelievo fraudalento ad un opera di un funzionario comunale dal conto corrente CODI del quale lo stesso Pezone è stato Presidente, non ancora sostituito.
Ad onor del vero, detto prelievo sarebbe stato effettuato dalla falsificazione di una firma del funzionario, per poter prelevare una somma dell'importo di 1.600,00€ destinata ad iniziative natalizie pianificate dall'amministrazione comunale.
Attesa la gravità dei fatti denunciata è stata mia iniziativa chiedere la convocazione della commissione trasparenza.
In questa sede ho depositato la delibera della giunta comunale "determina 230" relativa proprio alla destinazione dei soldi per le iniziative natalizie nel Comune di Sant'Arpino (somma oggetto dell'esposto dell'ex presidente Pezone ). Preciso, con la presente, oltre ad averlo fatto nelle doverose sedi istituzionali che, tale delibera era nella mia disponibilità unitamente alla documentazione.
Tuttavia, intorno a questa vicenda che, non presenta alcun profilo di responsabilità penale o amministrativa si è scatenato un attacco gratuito alla mia persona.
L'articolo, pubblicato insinua dubbi e sospetti sull'operato della sottoscritta, che ha sempre improntato il proprio lavoro alla trasparenza e alla legalità. Non è un caso che la convocazione ad horas della commissione della trasparenza , che non ha poteri requirenti sia stata da me voluta unitamente alla richiesta rivolta alla presidente si.ra Imma Quattromani di trasmissione degli atti all'autorità giudiziaria, affinché faccia luce sulle regolarità della procedura. Tanto dovevo nel rispetto del mio ruolo e della mia pubblica funzione.»