SANT'ARPINO. Il giorno 20 marzo scadrà il termine ultimo per partecipare ai Progetti di Vita indipendente. Si tratta di un programma d’azione per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. “
Il Progetto Vita Indipendente – dichiara l’assessore alla L. 328/00
Salvatore Lettera -
è rivolto a persone con disabilità con handicap grave, capaci di autodeterminare la propria volontà, affinchè siano in grado di gestire in modo autonomo la propria esistenza. Possono presentare domanda persone disabili di età compresa tra i 18 e i 65 anni, in possesso della certificazione di gravità ai sensi dell’ articolo 3 comma 3 della legge 104/92 che intendono realizzare il proprio progetto di vita Indipendente attraverso la conduzione delle attività quotidiane, mobilità, attivita scolastiche formative, lavorative. Le azioni previste sono: a) Assistente personale: presso il domicilio dell’utente; Supporto in percorsi di housing/co-housing- abitare/coabitare in autonomia; Sostegno delle attività di inclusione sociale e relazionale; per il Trasporto sociale. B) Sperimentazione di housing/cohousing -abitare/coabitare in autonomia per nr. 10 utenti sull’intero Ambito C6; c) Inclusione sociale e relazionale: nr. 9 percorsi di borse lavoro, massimo 1 per Comune; attività artigianali (per Nr. 18 utenti, massimo 2 per Comune); attività culturali (per Nr. 18 utenti, massimo 2 per Comune).Gli interessati possono rivolgersi ai servizi sociali del Comune di residenza e presentare istanza su apposito modulo di domanda, entro il 20 marzo 2018 al Protocollo Generale. Nel caso dovessero pervenire più di due istanze di persone in possesso dei requisiti, si procederà redigendo una graduatoria redatta in ordine crescente di ISEE. La finalità del progetto dichiara il Sindaco Giuseppe Dell’ Aversana e di riuscire ad affrontare in prima persona la vita di tutti i giorni con un’ assistenza autogestita, liberamente scelta, migliorando l’ autonomia e favorendo la domiciliarità. L’elemento caratterizzante dei percorsi di vita indipendente è l’ autoderminazione come esplicitamente sancito dall’ art. 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità dove si riconosce “Il diritto di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone per favorirne l’ integrazione e la partecipazione. Le persone con disabilità devono poter scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere; devono avere accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirsi impedendo l’ isolamento e la segregazione”