Agro Aversano. Oltre due anni di ritardo nei pagamenti. I beneficiari dell’assegno di cura sul piede di guerra.
Agro Aversano. Esasperati e stanchi a causa di una burocrazia assurda che invece di essere dalla loro parte sembra divertirsi a mettere ostacoli di ogni sorta privandoli di un sostegno economico fondamentale. Le 201 famiglie dei comuni dell’Ambito Socio-Sanitario C6 che usufruiscono, o meglio dovrebbero usufruire, dell’assegno di cura si dicono pronte ad ogni tipo di protesta.
Per quanti non lo sapessero, si tratta di una somma mensile erogata in favore di quei nuclei familiari dove è presente un soggetto affetto da malattia di estrema gravità, di solito degenerativa e/o allo stadio terminale.
Coloro che hanno diritto a tale sostegno rientrano in una graduatoria triennale redatta, ovviamente, dopo un accurato iter che comprende anche accurati accertamenti medici.
L’importo destinato ai suddetti nuclei familiari è messo a disposizione dalla Regione Campania, ma viene erogata materialmente dai diversi Ambiti Socio- Sanitari.
Nel caso in questione l’Ambito gestionale è, come detto, il C/6, che ha come capofila il comune di Aversa, e comprende anche i centri di Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano di Aversa, Sant’Arpino, Orta di Atella, Teverola e Succivo.
Ad oggi, Ottobre 2022, agli aventi diritto non sono state erogate nemmeno le somme dell’intero anno 2020. I percettori dovrebbero ricevere un importo complessivo annuale suddiviso in dodici mensilità, tuttavia non solo i destinatari del sostegno non hanno visto un solo centesimo riguardante il 2021 ed il 2022, ma per quanto riguarda il 2019 hanno ricevuto 6 mensilità su 12 e 7 mensilità su 12 dell'anno 2020.
“Siamo letteralmente sconfortati e stanchi”, ci dichiarano alcuni familiari di questi malati. “Ogni giorno- aggiungono- ci viene detto un qualcosa di diverso. Una volta manca un documento, una volta un altro, il tutto all’insegna del caos completo e senza che nessuno si assuma le proprie responsabilità. Già riceviamo un importo totale minore rispetto a quello che ci era stato comunicato all’inizio, perché a causa di un errore, non si capisce bene di chi, erano stati esclusi dei beneficiari, che poi sono stati reinseriti nella graduatoria, mentre il budget complessivo è rimasto immutato. A ciò si aggiunge la beffa di pagamenti in estremo ritardo, a 2022 più che inoltrato non abbiamo ancora ricevuto per intero gli importi per gli anni 2019 e 2020. Le ragioni di tutto ciò? Un assurdo caos gestionale dove puntualmente i vari enti coinvolti si rimpallano le responsabilità, con il più classico degli scaricabarili, tentando, infine, di dare la colpa agli utenti dicendo che la documentazione prodotta è incompleta. Ma naturalmente si tratta di una scusa anche piuttosto banale, visto che già più volte, soprattutto al momento della valutazione della domanda, ognuno di noi ha già prodotto tutta la documentazione richiesta, e considerato anche che i cittadini dei comuni ricadenti in altri ambiti socio-sanitari già hanno ricevuto i pagamenti inerenti l’anno 2021. Ma noi siamo stufi di farci prendere per i fondelli, anche perché questi soldi non servono per divertirci, ma sono necessari per dare un’assistenza dignitosa a nostri familiari che versano in gravi condizioni di salute. Per questo nei prossimi giorni proseguiremo nella nostra battaglia per la dignità dei più deboli e metteremo in campo tutte le azioni, anche quelle più clamoroso ed estreme, affinché sia effettivamente garantito un diritto che già ci è stato riconosciuto”.