Aversa, Ambito C06. Luigi Di Santo:”Stanziati 100mila euro per i soggetti autistici. Un impegno nato dalla concertazione con le associazioni, mai avvenuta in precedenza”

AVERSA. Ha fornito pochi minuti fa delle precisazioni sulla questione dei fondi destinati agli autistici, Luigi Di Santo, assessore alle politiche sociali 328 del Comune di Aversa, Ente capofila dell'ambito C06. L'argomento è stato trattato dalla nostra testata giornalistica con un articolo pubblicato ieri sera in cui si faceva riferimento al verbale dell'assemblea che ha approvato il nuovo piano di zona.

"Sono molto sorpreso dai contenuti e dal tono del vostro articolo in oggetto. - ha fatto sapere Di Santo - Innanzitutto credo che fosse doveroso da parte vostra interpellarmi, in un leale confronto a titolo informativo, prima di scrivere notizie inesatte. Il vostro articolo non dice che per il piano di zona, per la prima volta, sono stati stanziati 100.000 euro per soggetti autistici. Un impegno nato dalla concertazione con le associazioni, mai avvenuta in precedenza. Quindi i fondi per i soggetti autistici, per la prima volta presenti nel piano,  non sono stati minimamente toccati. 

Sono stati i fondi per i senza fissa dimora che hanno subito una diminuzione pari a 20.000 euro. Alcuni comuni hanno ritenuto che non vi fosse la necessità, nei loro territori, di un intervento su questo tema. Cosa discutibile perché è evidente che i casi da seguire per quanto concerne i senza fissa dimora non sono preventivabili. 

La discussione quindi si è svolta su questa cifra di 20.000 euro da destinare. La maggioranza dei comuni  ha scelto di finanziare per la prima volta nella storia di un Ambito, l’uso sociale dei Beni confiscati, per il quale non erano previste risorse.

Lo ripeto, il fondo dei 100.000 euro destinato ai soggetti autistici, non è mai stato messo in discussione. 

Finanziare, anche con una piccola somma quasi simbolica, l’utilizzo sociale dei beni confiscati, spesso finalizzato ad azioni che vanno anche nella direzione di ausilio a soggetti disabili, e come accade in alcune nostre realtà vicine in favore dei soggetti autistici,  significa lanciare un messaggio nuovo e dirompente, per il recupero di spazi di legalità in un territorio come il nostro, straziato ancora oggi dalla presenza delle Mafie. 

Fondo che ovviamente va nelle disponibilità di tutti i comuni. Come ho detto in assemblea, la lotta alle Mafie va oltre i confini comunali. Mi sembra davvero strano che questo non sia  stato compreso da chi ritiene di fare informazione sul territorio.

Come davvero è inaccettabile il tono dell’articolo. Io ritengo sacrosanto il diritto di cronaca ma incitare altre testate giornalistiche nei confronti del sottoscritto o alla vergogna a caratteri cubitali o utilizzare immagini che raffigurano il mio volto  (in una foto peraltro in cui ero seduto accanto a Raffaele Cantone al tempo della sua presidenza ANAC) contrassegnato dalla parola vergogna, possono, in un territorio come il nostro, essere interpretati in modo distorto e minaccioso".

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