Caivano-Pascarola. La stagione dei roghi si inaugura nel peggiore dei modi, brucia nella zona industriale napoletana una fabbrica di solventi e prodotti chimici

(di Mariateresa Belardo)

CAIVANO-PASCAROLA. La stagione dei roghi si inaugura nel peggiore dei modi: dal primo pomeriggio brucia nella zona industriale di Pascarola Caivano una fabbrica di solventi e prodotti chimici.

Dalle prime indiscrezioni pare che, ad essere coinvolta, si tratti della Chimpex, azienda che produce l’Adblue (additivo per le macchine GPL) che (fonte La Repubblica del 25 gennaio 2025) era stata posta dal gruppo Forestale di Napoli sotto sequestro preventivo in quanto i residui di lavorazione, inquinati da alluminio, ferro, azoto ed altro materiale chimico venivano scaricati direttamente nel collettore fognario dell’Asi di Caivano-Pascarola, che a sua volta sversava nei Regi Lagni. Per l’azienda, il cui rappresentante legale presumibilmente dovrà rispondere dei reati di inquinamento ambientale e scarico abusivo di reflui industriali, era stato nominato un amministratore giudiziario che avrebbe dovuto adottare i necessari interventi di adeguamento del ciclo produttivo alla normativa ambientale.

Nel giugno 2023, inoltre, anche la sede di Bari della stessa azienda era stata interessata da un rogo.

Al momento, a Pascarola, sono in corso le operazioni di evacuazione dell’area  e spegnimento dell’incendio.

Tutti i Comuni limitrofi, interessati dalla enorme nube tossica che si è sprigionata, hanno tempestivamente avvisato la popolazione di tenere chiuse porte e finestre.

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