Cesa, arrestato custode del cimitero: chiedeva illecitamente somme di denaro ai familiari dei defunti
I carabinieri della stazione di Cesa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti del custode del cimitero di Cesa, Raffaele Marrandino, accusato di tentata concussione e concussione aggravata. L'ordinannza è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord.
Il Marrandino, secondo l’accusa avvalorata dal giudice, abusando della sua qualità di incaricato di pubblico servizio, richiedeva illecitamente somme di danaro ai familiari dei defunti, le cui salme dovevano essere riesumate per essere traslate nell’ossario.
Le indagini sono partite dalla denuncia sporta da uno dei familiari, al quale era stata richiesta, in occasione dell’esumazione della salma del padre, un’ulteriore somma oltre quella da corrispondere in base alla tariffa comunale.
Le accuse rivolte all’indirizzo del custode erano riscontrate anche dagli elementi indiziari già precedentemente raccolti dai carabinieri in altro procedimento, all’epoca definito con decreto di archiviazione non avendo i denunzianti riportato precise circostanze nei confronti dell’indiziato o avendo, in un caso, la parte offesa ritrattato le accuse formulate attraverso le pagine di un social network.