Cesa. “
Non è possibile che si arrivi alla prossima tornata referendaria con lo stesso grado di informazione sociale che ha accompagnato il referendum sulle trivelle del 17 aprile. I cittadini devono essere informati riguardo cosa si va a votare”. Sono chiare e coincise le parole pronunciate in coro, nel corso della riunione del M5S di Cesa, dai portavoce pentastellati Amelia Bortone e Raffaele Bencivenga, nella serata di venerdì 6 maggio.
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Il fallimento dello scorso aprile, dovuto alla scarsa partecipazione corale del popolo italiano, è da ricondurre alla poca informazione sull’argomento fornita dai media – constatano - .
In pochi sapevano davvero cosa doveva essere deciso e questo è, indubbiamente, un male. Ad ottobre chi andrà a votare, dovrà dire la sua riguardo a 10 quesiti che, oggi, restano ancora oscuri. Siamo disposti a porre i nostri gazebo lungo le arterie principali delle città campane. Il movimento è coeso e pronto ad affrontare una nuova sfida funzionale al miglioramento del nostro paese”.
La tipologia di referendum in programma è per la terza volta riproposto in Italia in tutta la sua storia.
Il M5S di Cesa ha reso noto che, nella mattinata di domenica 8 maggio, raccoglierà firme per il referendum nel suo spazio a 5 stelle.