Cesa, lotta alla ludopatia: arriva la proposta dei Cinque Stelle
"Stamani, abbiamo protocollato la nostra proposta “NoSlot” per chiedere alla Amministrazione Comunale di articolare azioni ed interventi preventivi per il gioco d’azzardo, attraverso un regolamento od attività informative che possano sensibilizzare i cittadini, soprattutto gli alunni delle scuole sui rischi derivanti dallo stesso. Inoltre, abbiamo chiesto di attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare le slot machine o a rimuovere quelle installate per un periodo temporale di almeno cinque anni, oltre ad un maggior controllo. Il nostro obiettivo è quello di contrastare questa dipendenza patologica che compromette la salute e la condizione sociale del singolo e della sua famiglia. In allegato la nostra proposta.
Al Presidente del Consiglio Comunale Di Cesa
Al Sindaco di Cesa
Alla Segretaria Comunale
Alla Giunta Comunale
Proposta consiliare – NO-Slot
I sottoscritti, Raffaele Bencivenga e Amelia Bortone, quali consiglieri comunali del gruppo Consiliare Movimento 5 di Cesa, chiedono, che venga iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale per essere discussa e messa in votazione la seguente proposta consiliare:
PREMESSO CHE:
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il GAP (Gioco d’azzardo patologico) una dipendenza comportamentale patologica, prevenibile, curabile e guaribile, in grado di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo e della sua famiglia. Il Ministero della Salute ha definito la ludopatia non solo un fenomeno sociale ma una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse;
- Il DDL 13/09/2012 n. 158 (decreto Balduzzi) ha inserito la ludopatia nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione;
- I nuovi LEA approvati il 13 gennaio 2017 confermano ed estendono il raggio di azione nei confronti della ludopatia;
- I dati forniti dall’Autorità delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che per lo Stato Italiano regola e controlla l’intero comparto dei giochi, confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni d’Italia. Per volume movimentato, il gioco d’azzardo sarebbe la terza “industria” italiana con il 12% della spesa delle famiglie, una raccolta nazionale di circa 80 miliardi di euro nel 2011, circa 380.000 slot machine; oltre 50.000 apparecchi video lotterie (VLT); un terzo di tutte quelle esistenti al mondo, con una densità per abitante tripla rispetto agli Stati Uniti.
CONSIDERATO CHE:
Il Piano d’azione Nazionale, definisce la strategia generale su cui articolare le azioni e gli interventi preventivi per il gioco d’azzardo, basandole prevalentemente su un piano di prevenzione (universale, ambientale, selettiva) e controllo della popolazione a rischio (giocatori problematici, portatori di malattie mentali, persone con grave disagio economico, dipendenti da alcool e droghe);
- La Campania è in testa alla classifica del gioco d’azzardo minorile con il 57,8% degli studenti giocatori, contro la media nazionale del 47,1% dei giovani delle scuole medie superiori.
OSSERVATO CHE:
- Il sistema normativo e di controllo a livello nazionale e regionale è insufficiente a disciplinare e situazioni che presentano già enormi costi sociali sulle singole comunità locali.
- I Sindaci sono i diretti responsabili nei propri Comuni dell’assetto delle funzioni del territorio, della salute dei cittadini, quali rappresentanti delle comunità di cui devono curare gli interessi e promuovere lo sviluppo.
- Non esiste un regolamento comunale di riferimento per le macchine autorizzate ed il gioco d’azzardo;
- Uno strumento molto efficace è il Manifesto nazionale dei Sindaci contro il gioco d’azzardo, promosso dalle Associazioni “Terre di Mezzo”, “Scuola della Buone Pratiche”, “Fa’ la cosa giusta!”, Legautonomie, che ha già ricevuto l’adesione di circa 700 comuni italiani e chiede una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Il Manifesto inoltre chiede che sia tutelato il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e che l’installazione dei giochi d’azzardo sia subordinata anche al potere autorizzativo dei Sindaci.
Tutto ciò premesso e considerato, con la presente proposta si intende:
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
- Ad aderire al citato Manifesto dei Sindaci, pubblicizzando tale atto attraverso tutti i canali di comunicazione, quali sito web istituzionale e comunicarne l’adesione a terre.it e legautonomie.it;
- A programmare, insieme con l’ASL, un ciclo di attività informative, formative e di sensibilizzazione rivolte agli alunni delle scuole e ai cittadini mirate sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo;
- Ad attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare slot machine – video lottery nei propri locali, o a rimuovere quelle installate, per un periodo temporale di almeno cinque anni, anche in considerazione delle nuove normative fiscali;
- A creare un’apposita pagina sul sito web del Comune di che segnalerà gli esercizi commerciali aderenti al progetto;
- Ad adottare un regolamento comunale che includa norme più restrittive per l’apertura di future attività commerciali, che prevedano al loro interno l’uso di apparecchi elettronici o terminali atti al gioco d’azzardo e la disincentivazione, e maggior controllo, di tutte quelle attività commerciali che ad oggi vedono al loro interno la presenza di apparecchi.
Le norme del nuovo regolamento dovranno prevedere che:
- Per le attività di prossima apertura o per le attività che ne facciano richiesta: a far data dal giorno successivo l’approvazione del regolamento, sia vietata l’installazione di apparecchi elettronici VLT (videolottery) nei locali commerciali pubblici, presenti nell’intero territorio comunale, che distino meno di 500 metri da luoghi cosiddetti “sensibili”, quali scuole pubbliche e private di qualsiasi grado, luoghi di culto, luoghi di aggregazione sportivi, oratorio, biblioteca, centri anziani, parco e/o giardini pubblici, nonché ufficio postale;
- Per le attività che abbiano installati apparecchi: L’obbligo da parte del personale operante nell’esercizio, della verifica della maggiore età delle persone che accedono tramite esibizione di un documento di identità validità e il divieto di pubblicizzare in qualsiasi forma la presenza della sala slot;
- Per tutte le attività commerciali esistenti e di futura apertura: un orario di esercizio per il gioco d’azzardo per non più di 8 ore giornaliere, con orari identici per tutte le forme di azzardo: gratta e vinci, scommesse sportive, concorsi numerici, apparecchi elettronici, terminali per il gioco a distanza e comunque qualsiasi forma di gioco con puntata in denaro. Eventuali violazioni devono prevedere sanzioni afflittive e progressive in caso di recidiva.
I consiglieri Comunali M5S
Raffaele Bencivenga
Amelia Bortone"