Cesa Presentato il progetto “
Anti Spreco” in materia di Tari alle associazioni ed agli esercenti commerciali martedì sera 12 luglio.
Nella sala polivalente “
Siani”, il sindaco
Enzo Guida e l’assessore all’Ambiente
Alfonso Marrandino hanno illustrato i dettagli dell’iniziativa che mira a ridurre la produzione di rifiuto organico ed al tempo stesso punta a migliorare la rete di solidarietà esistente.
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In questo modo cerchiamo di dare attuazione – spiega l’assessore Marrandino
- ad una legge nazionale che consente di avere una riduzione della tariffa rifiuti qualora i beni alimentari, non commerciabili, sono riutilizzati.
In tal modo si valorizza e promuove l'attività di solidarietà e beneficenza, col recupero delle eccedenze alimentari ai fini della loro redistribuzione ai soggetti in condizioni di bisogno”.
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I vantaggi immediati – sottolinea il sindaco Enzo Guida
– sono vari. I commercianti potranno beneficiare di una riduzione della tariffa Tari in proporzione ai beni donati. Complessivamente si può ridurre la quantità di produzione di rifiuto organico, dunque, con una sostanziale riduzione dei costi complessivi che si possono tradurre in un risparmio sulla tariffa per tutta la collettività”.
Possono aderire al progetto le Organizzazioni del Terzo Settore, le Imprese profit e non profit, Parrocchie ed Enti religiosi, per quanto riguarda i soggetti interessati a ricevere i beni. Potranno decidere di donare le eccedenze alimentari le attività di ristorazione ed i supermercati.
La manifestazione di interesse dovrà pervenire entro le ore 12 del giorno 30 luglio al comune a mezzo pec o con consegna a mano della documentazione.
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In collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali retto dal vice sindaco Giusy Guarino – aggiunge Marrandino
– puntiamo a migliorare la rete locale di solidarietà”.
Per eccedenze alimentare si intendono i beni in perfetto stato di conservazione non idonee alla commercializzazione per carenza o errori di confezionamento, di etichettatura, nonché per prossimità alla data di scadenza, nonché le eccedenze alimentari invendute dalla grande distribuzione, ma perfettamente commestibili; i prodotti agro-alimentari invenduti e destinati all’eliminazione del circuito alimentare; i prodotti agricoli non commercializzati da imprenditori agricoli singoli o associati, da organizzazioni di produttori, da associazioni di organizzazioni di produttori agricoli, per crisi o ritiri dal mercato; i pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione e della somministrazione collettiva, perfettamente commestibili; gli alimenti confiscati idonei al consumo umano e animale.
L’agevolazione è proporzionata alle eccedenze donate così come definito dalle modifiche apportate al Regolamento, relativamente alla componente TARI.