Cesa, PUC. L’opposizione replica al sindaco Guida:”A testa alta e con la schiena dritta”
CESA. È una replica particolarmente dura quella che il gruppo di opposizione "Uniti per Cesa" ha fatto al sodalizio di maggioranza guidato dal sindaco Enzo Guida sul modus operandi di quest'ultimo e sul piano urbanistico comunale.
"Abbiamo letto il manifesto del Coordinamento di Nuova Primavera cesana, che rappresenta tutte le anime che compongono la maggioranza consiliare e ne esprime ed accomuna il pensiero. - hanno fatto sapere dalle minoranze cesane - Saremmo ipocriti se dicessimo che ci sorprende. I segnali di un certo modo di sentire e di agire, c'erano già da tempo. Ne abbiamo solo avuto la conferma. A Cesa è in atto da qualche anno una "delegittimazione" sistematica del dissenso. Chi non si allinea diventa "nemico". Ed è un bene che i coordinatori primaverili abbiano avuto finalmente il coraggio di metterlo nero su bianco. Senza giri di parole. La politica ha lasciato il posto alla gogna, diventando barbarie. L'istigazione all'odio è palese, ma non ci spaventa. Non arretreremo di un millimetro. Siamo contenti ed orgogliosi di essere stati indicati come bersagli da colpire, per ora elettoralmente. A questa città apparteniamo con orgoglio ed in Consiglio comunale ci siamo legittimamente. Non è nostro costume sostituirci ad altre autorità, di cui rispettiamo l'operato, o confondere certi piani. Il tempo e i fatti daranno le dovute risposte. E le cubature distinguono i "padroni" dai "padri di famiglia", le lobby della città dalla "città" intera, che il Coordinamento di nuova Primavera cesana non rappresenta nella sua totalità. La retorica e le favolette se le porta via il vento, soprattutto quando si è in presenza di carte conosciute. Un'ultima considerazione finale è doveroso farla sul nervosismo degli scriventi: di cosa si preoccupano se il PUC è così bello, perfetto, inattaccabile e proceduralmente corretto in ogni suo passaggio? Se è davvero così tutto a posto, la parte di città che rappresentano gliene riconoscerà i meriti per i prossimi 100 anni, tra applausi scroscianti e consensi. Se, invece, le cose dovessero andare storte, nessuna colpa potrà essere addebitata a chi svolge semplicemente il suo ruolo, con dignità e decoro. Noi, in fondo, siamo solo 4 umili consiglieri comunali".