Cesa, sindaco Guida condannato per stalking. Uniti per Cesa:”Si dimetta subito!”
CESA. Hanno chiesto le dimissioni del sindaco Enzo Guida, i componenti del gruppo di minoranza "Uniti per Cesa", in seguito alla condanna in primo grado a due anni subita dal primo cittadino per diffamazione e stalking.
"Enzo Guida è stato condannato a due anni. - hanno evidenziato dal sodalizio di opposizione - Le condotte persecutorie e diffamatorie poste in essere da Guida hanno una rilevanza pubblica. Non sono "cose private"! Pubblica è la carica che riveste e pubblico è il ruolo degli amministratori che sono stati costretti a comparire davanti ai giudici per questa storia di violenza e prevaricazione. Pubblico è il ruolo di chi, anche nel gruppo di opposizione, ha ricevuto certe "buste". In un momento storico in cui viene riconosciuta la gravità delle condotte persecutorie perpetrate attraverso l'uso dei social network, Cesa non può e non deve essere un mondo a parte in cui trionfano il silenzio, l'omertà e l'ipocrisia. Se è vero che le funzioni pubbliche vanno svolte con dignità e onore, è altrettanto vero che in una persona che ricopre la carica di amministratore è impossibile separare la sfera politica da quella individuale. La particolare gravità dei reati commessi da Guida è incompatibile con il ruolo di sindaco. Qualche settimana fa, siamo stati costretti a doverci sorbire una lezione di tutela delle Pari Opportunità e di rispetto dei diritti delle donne da parte del Pd, il partito di Guida. Alla luce di quanto è stato deciso da un Tribunale, cosa ha da dire adesso il Pd? Finché Guida sarà in carica da condannato, a Cesa non si potrà più parlare di parità di genere, "panchine rosse" e lotta alla violenza sulle donne. La sentenza di condanna è stata pronunciata in nome del popolo italiano, di cui fa parte anche la cittadinanza di Cesa. Ai tanti "muti" chiediamo: se la vittima fosse stata una vostra familiare, cosa avreste fatto? A differenza vostra, noi non abbiamo mai taciuto. E mai lo faremo!"